"Scuola, puntiamo alla qualità"

I casi della riorganizzazione degli istituti a Livorno e all’Elba: interviene l’assessore regionale Nardini

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L’assessore all’istruzione Alessandra Nardini interviene per fare chiarezza sul ruolo della Regione nelle vicende relative a Livorno ed all’Elba sul tema dell’organizzazione della rete scolastica. "Per quanto riguarda Livorno - spiega Nardini - vorrei precisare che la Regione, recependo le indicazioni di una legge statale, da circa un decennio ha previsto la comprensivizzazione delle scuole del primo ciclo perché riteniamo che questa proposta di riorganizzazione della rete scolastica consenta di puntare ad una scuola di qualità in grado di garantire da un lato la continuità educativa e pedagogica alle alunne e agli alunni, dall’altro alla contaminazione delle esperienze positive, da allargarsi progressivamente anche attraverso momenti di incontro tra le diverse scuole. La situazione di Livorno è un unicum nel panorama regionale e nazionale con 12 istituti del primo ciclo ancora non costituiti in comprensivi. Questo percorso di riorganizzazione che noi condividiamo - continua l’assessore Nardini - non è stato facile. Ritengo che l’amministrazione comunale di Livorno abbia svolto un ottimo lavoro recependo pienamente gli indirizzi regionali, impegnandosi su coinvolgimento e concertazione a tutti i livelli e gestendo questa fase con responsabilità, trasparenza e capacità di confronto. Ho seguito personalmente la vicenda nell’ultimo mese, interloquendo non sono con le istituzioni locali e l’Ufficio scolastico regionale e provinciale, ma anche con i sindacati. Ovviamente monitoreremo gli effetti di questa scelta senza dimenticare un’attenta verifica sul mantenimento degli attuali livelli occupazionali, obiettivo condiviso dall’Ufficio Scolastico Regionale, il primo tra i soggetti chiamati in causa". Rispetto invece alla questione relativa all’Elba la Regione fa sapere di aver solo preso atto della proposta di accorpamento degli istituti superiori ‘Cerboni’ e ‘Foresi’ di Portoferraio, approvata dal Consiglio provinciale di Livorno il 22 novembre scorso. "Negli indirizzi regionali - dice l’assessore Nardini - non era prevista alcuna misura specifica per tali istituti. Tuttavia la scelta non era difforme dalle disposizioni e per questo la giunta avrebbe dovuto inserire questa previsione di accorpamento nel Piano regionale all’ordine del giorno della seduta del 20 dicembre. Nei giorni precedenti ho preso atto delle preoccupazioni sollevate da docenti, personale Ata, rappresentanze sindacali, studenti e, da ultimo, della richiesta formale pervenuta dalla presidente della Conferenza Zonale per l’istruzione che ci chiedeva di sospendere l’approvazione del piano regionale. Poiché ho sempre valutato fondamentale il rispetto dei principi di condivisione e responsabilità nei confronti della comunità educante, ho ritenuto quindi opportuno, in accordo con il presidente Giani, di concedere in via eccezionale ancora qualche giorno di riflessione alle istituzioni locali per verificare se confermare la decisione già approvata o mantenere l’attuale assetto dei due istituti senza prevedere alcun intervento. Affinché non si proceda all’accorpamento - conclude l’assessore - dovrà essere adottata una nuova delibera della Provincia che modifichi la precedente deliberazione. Poiché la Regione entro il 31 dicembre deve approvare per legge il piano regionale, la delibera dovrà essere necessariamente essere assunta nel consiglio provinciale del 30 dicembre".

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