Scuole e segreterie già in affanno

Dopo il riassetto voluto dal Comune, ritardi burocratici non sbloccano ancora conti correnti di alcuni plessi

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Il nuovo anno scolastico a Livorno è stato segnato dall’istituzione dei nuovi istituti comprensivi. "Un cambiamento fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale e dall’Ufficio Scolastico Provinciale, che ha determinato la creazione di 9 istituti unici al posto di 12 tra circoli didattici e scuole medie" ricorda il coordinamento Stop Comprensivi. "In questo sistema le 12 dirigenze e segreterie sono state ridotte a 9, ognuna delle quali operante su tre ordini di scuole (infanzia, elementari e medie, ndr). È noto che questa decisione è stata oggetto di forti proteste da parte del mondo della scuola (culminate in un clamoroso sciopero cittadino), che hanno evidenziato come tale scelta, dettata da una preoccupante necessità di razionalizzare le risorse, sia andata a impattare su realtà consolidate da anni senza garanzie di un progetto migliorativo". Mette in evidenza: "Già da queste prime settimane di scuola dal personale docente e dalle segreterie sono state confermate delle criticità".

Precisa: "Il passaggio agli istituti comprensivi non è stato del tutto completato dal punto di vista burocratico. Alcune scuole non hanno ancora i nuovi conti correnti attivi e quindi non possono far fronte alle spese di gestione ordinaria. Questo significa che ci sono istituti che sono partiti senza wi-fi perché non hanno la possibilità di redigere un nuovo contratto, o non posso acquistare materiale necessario al funzionamento delle attività giornaliere. Altre non hanno potuto far fronte al pagamento delle attività di accoglienza, rinunciando a chiamare operatori esterni". Non solo: "Come paventato è emersa la carenza di spazi idonei per le attività collegiali. – segnala il coordinamento – Ora che i nuovi collegi si sono allargati in termini numerici, non sono ancora stati trovati spazi adeguati per il loro svolgimento e alcuni dirigenti scolastici hanno preannunciato la possibilità che si svolgano da remoto".

Altre criticità sono emerse sul piano didattico. "E’ apparso subito evidente che il passaggio ai comprensivi non favorisce relazioni armoniche tra gli ordini scolastici che li compongono".

Vista la situzione il Coordinamento Stop comprensivi auspica "che il silenzio dietro il quale si è rinchiusa da tempo l’amministrazione comunale, venisse rotto e si affrontassero con coraggio e competenze le criticità emerse, chiarendo quali siano le risorse per affrontarle. Vogliamo comunicare che resteremo attivi per monitorare la situazione e dare il nostro contributo per una scuola più inclusiva. Cambieremo anche denominazione".