Livorno, "Scuola, l’autogestione va avanti"

Livorno, la Grieco: "I ragazzi vogliono essere più protagonisti quando si tratta di prendere certe decisioni"

Studenti in rivolta chiedono maggiore attenzione

Studenti in rivolta chiedono maggiore attenzione

Livorno, 9 febbraio 2022 - Prosegue la mobilitazione degli studenti delle scuole superiori anche a Livorno, per manifestare il proprio disappunto per l’ulteriore riforma dell’esame di maturità "calata dall’alto - sostengono - dal ministro per l’istruzione Patrizio Bianchi" secondo la quale è stata ripristinata la prova scritta di italiano e la seconda prova scritta diversa per ogni indirizzo di studio. Ieri intanto il ministro ha incontrato una delegazione della Consulta degli studenti di cui fa parte, per la Toscana, l’elbano Pietro Gentili: "Bianchi ci ha ascoltato e ha aperto il confronto. Questo è già un dato positivo".

Gli studenti delle superiori puntano l’indice anche contro il modello di alternanza scuola-lavoro vigente e le condizioni in cui si trovano le scuole. Abbiamo chiesto ieri alla dirigente del Liceo Cecioni, la professoressa Cristina Grieco, di farci il punto della situazione: "Ho sottolineato ai ragazzi che bisogna evitare in tutti i modi l’occupazione perché comporterebbe l’interruzione di pubblico servizio – ci ha subito riferito – così per ora sono in corso l’autogestione e le assemblee". Nonostante la protesta in atto "c’è un clima sereno a scuola – ha proseguito la Grieco – la preoccupazione maggiore è per la situazione sanitaria dovuta all’emergenza covid, per la quale ho chiesto a tutti i ragazzi il massimo rispetto delle regole".

Sulle ragioni della protesta, la professoressa Grieco ha dichiarato: "I ragazzi hanno presentato un manifesto per contestare l’esame di maturità modificato perché calato dall’alto, il modello di alternanza scuola-lavoro. Hanno segnalato i problemi dell’edilizia scolastica chiedendo più ambienti non solo intesi come aule, ma anche laboratori. Hanno certamente ragione nell’invocare più protagonismo e di contare di più quando si tratta di prendere decisioni sulla scuola". Anche all’Isis Niccolini-Palli è in corso l’autogestione. Edoardo Parello rappresentante di istituto (al quinto anno del Liceo Classico Niccolini) ci ha riferito: "Stiamo aspettando di essere convocati dal Provveditore, dall’Ufficio scolastico regionale e dall’assessore all’istruzione della Regione Alessandra Nardini per poterci confrontare sulle questioni per le quali stiamo protestando: dall’esame di Stato, all’introduzione dell’educazione civica come materia di esame, dal supporto psicologico a scuola che oggi è inadeguato fino alla richiesta di finanziamento alle Province per l’edilizia scolastica". Nel frattempo "a scuola stiamo organizzando eventi culturali con la disponibilità di aule studio e aule ricreative - ha aggiunto Edoardo Parello - per fornire alla nostra comunità scolastica attraverso questa protesta un momento formativo e di accrescimento culturale". 

Monica Dolciotti