Secche della Meloria, lettera ai sindaci

Circoli di Livorno e Pisa uniti contro il nuovo regolamento del Parco

meloria

meloria

Livorno, 18 febbraio 2018 - La nuova  ‘battaglia’ per la Meloria e le sue secche - come abbiamo battezzato la pretesa dell’Ente parco di Migliarino di un ticket per tutte le attività nautiche sull’area - lungi dal calmarsi, infiamma non solo i circoli nautici della costa livornese e pisana, ma coinvolge adesso anche le amministrazioni comunali. In una recente riunione di buona parte dei circoli nautici livornesi del Consorzio è stato redatto un documento contro la bozza di regolamento presentata dall’Ente Parco, che è stato inviato ai sindaci di Livorno, Pisa e Collesalvetti chiedendo il loro diretto intervento. Alla base della nota c’è anche il rigetto della proposta di dialogo presentata nelle settimane scorse dai dirigenti del Parco ai circoli: una proposta giudicata negativa perchè limitata all’esame esclusivamente di alcuni articoli della bozza di Regolamento. Il ‘popolo delle barchette’ della costa contesta invece ben altro, compreso il totale disinteresse delle reali condizioni delle secche da parte del Parco. Hanno partecipato all’incontro i delegati dei moletti Nazario Sauro, Ardenza, Antignano, Quercianella e Chioma, quelli della Fipsas e dell’Arcipesca, oltre che della Lega Navale Pisa e dello Yacht Club Pisa per quanto concerne il tratto di costa del loro territorio comunale.

La richiesta d’intervento inviata ai sindaci è finalizzata a richiedere l’impegno delle loro amministrazioni. Si chiede una presa di posizione chiara e necessaria «affinché l’Ente Parco riveda con urgenza le posizioni sin qui annunciate e agisca, in modo da garantire che la nuova normativa tuteli gli interessi e i diritti delle comunità locali». Nel dettaglio, i circoli chiedono che il regolamento consenta ancora la possibilità di libero accesso e di libero ancoraggio ai residenti dei tre Comuni, così come che renda possibile svolgere gratuitamente la piccola pesca amatoriale all’interno delle aree B e C soggette a minori restrizioni sotto il profilo della tutela ambientale.