Droga, cibi contaminati, rifiuti e false griffe: porto di Livorno, bazaar dell'illegalità

Dati impressionanti dal bilancio dei sequestri effettuati dall'Agenzia delle Dogane nel 2022

Funzionari della Dogana si apprestano a ispezionare un container

Funzionari della Dogana si apprestano a ispezionare un container

Livorno, 2 febbraio 2023 - I dati ottenuti in seguito alle attività svolte dai funzionari dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (Adm) di Livorno nel corso del 2022 presentano un bilancio positivo, sia sul piano meramente contabile che in termini di efficacia nell'azione di controllo. Sono state svolte numerose attività: 9.935 controlli (9.553 in ambito doganale e 382 in ambito accise), dei quali 1.803 controlli fisici allo sdoganamento e 4.468 controlli documentali, nonché 1.241 controlli scanner che hanno portato a importanti risultati. In particolare, alle importazioni sono stati realizzati sequestri nel settore della lotta alla contraffazione e della tutela del Made in Italy con circa 2.000 articoli tra capi di abbigliamento, vasellame e materiale sanitario riconducibili a noti marchi risultati essere contraffatti o con fallace indicazione di origine italiana.

Significativi i sequestri in materia di sicurezza dei prodotti, in particolare quelli in ambito alimentare, con il sequestro di 22.250 Kg di Teff, un cereale di provenienza etiope contaminato con pesticidi, di 3.060 Kg di miele industriale dichiarato ''millefiori'' e di 126.380 Kg di mangimi per animali sprovvisti delle necessarie certificazioni sanitarie. Di rilievo anche i dati relativi al sequestro di sostanze stupefacenti per un totale di 367 Kg di cocaina che confermano quanto il porto di Livorno sia un importante crocevia del narcotraffico. Notevoli i procedimenti penali intrapresi in materia di contrabbando aggravato dal falso per sotto-fatturazione nell'importazione di borse e roulottes che hanno portato al recupero dei maggiori diritti accertati per quasi 113 mila euro e in materia di contrabbando aggravato per errata classifica doganale con l'accertamento di circa 51 mila euro di diritti evasi.

Di notevole importanza anche il fenomeno delle esportazioni di rifiuti che ha portato al sequestro di 20.180 Kg di indumenti usati, di 54.110 Kg di cuoio conciato contenente cromo oltre a circa 200 articoli, per la maggior parte rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche come televisori, computer e telefoni cellulari. Sul piano amministrativo si segnalano gli oltre 18 milioni di euro di maggiori diritti accertati e garantiti all'erario. Non ultimo l'aspetto riguardante il sostegno alle imprese e in generale al tessuto economico livornese con il riconoscimento di rimborsi per circa 8 milioni di euro distribuiti attraverso i 972 provvedimenti emanati e con il rilascio di circa 400 nuove licenze e 300 registri fiscali.