"Siamo all’avanguardia, niente paura"

I balneari livornesi contano sulla qualità del servizio e gli investimenti fatti. I titolari dei bagni: "Non temiamo per le concessioni"

Da buoni livornesi Gianfranco Giachetti e Riccardo Ganni, titolari dei bagni Tirreno e Lido, pur non nascondendo dubbi e timori, affronteranno di petto la gara per le concessioni del demanio marittino. Infatti il disegno di legge sulla concorrenza che prevede la riforma delle concessioni balneari che saranno messe a gara nel 2024, licenziato martedì dal Consiglio dei ministri, offre delle garanzie avendo recepito alcuni emendamenti per mitigarne l’impatto come: la salvaguardia degli investimenti fatti e degli imprenditori che nei cinque anni precedenti hanno lavorato negli stabilimenti balneari intesi quale principale fonte di reddito, la partecipazione alla gara di microimprese, piccole imprese ed enti del terzo settore. Equilibrio tra tariffe e servizi e tutela dei clienti disabili. Più l’accesso al mare gratuito per tutti attraverso varchi (già previsti dalle norme attuali) Questa rivoluzione era già nell’aria a causa della direttiva comunitaria Bolkestein che i balneari livornesi, alla pari dei colleghi del resto dello stivale, hanno sempre guardato con sospetto. A Livorno Gianfranco Giachetti, anche rappresentate locale di Fib Confcommercio, cerca di guardare al futuro con ottimismo. "Noi di Livorno siamo già i migliori in Italia perché da anni facciamo investimenti e abbiamo ottenuto concessioni quindicinali o ventennali proprio per questo. Poi chi ha in concessione il demanio a Livorno sono convinto che per i prossimi sette o otto anni non avrà problemi e proseguirà con gli investimenti". Sull’energia da fonti rinnovabili e il recupero delle acque "siamo all’avanguardia. - aggiunge Giachetti - Gli stabilimenti del litorale livonese hanno salvaguardato la costa dall’erosione marina realizzando barriere di protezione autorizzate. Garantiamo il libero accesso al mare. I nostri bagni insomma sono il biglietto da visita del turismo balneare e occupano solo il 14% dello spazio disponibile, per cui l’86% è costa libera". Dopo avere mostrato il biglietto da visita dei balneari livornesi, Giachetti precisa: "Aspettiamo i decreti attuativi relativi al disegno di legge sulla concorrenza varato dal Governo. Solo allora avremo le idee più chiare". Riccardo Ganni titolare del bagno Lido, sottolinea come anche la sua sia "un’attività a conduzione familiare. Gestiamo Il bagno Lido da tre generazioni: mio padre dal 1962, poi sono arrivato io, oggi mi affiancano i miei figli. Abbiamo trasformato questo posto nel bagno che è oggi con 18mila mq. di superficie e 6000mq. di specchio acqueo e una utenza media a stagione normale (pre covid) tra 2 e 3000 bagnanti". Ricorda: "Nel 2019 anche il Comune di Livorno, in base alla legge 145 del novembre 2018, prorogò le concessioni fino al 2034 a chi ne era titolare da anni. Con la mossa del Governo saranno messe a gara le concessioni. Ormai è inevitabile. Ebbene farò di tutto per farmela riasegnare. E in questi due anni che verranno mi appello a tutti i colleghi perché dovremo fare faville e dimostrare che siamo i più bravi".

Monica Dolciotti

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