Siccità, allarme rosso all’Elba

A Livorno le falde hanno ancora buoni livelli, sofferenza per ora contenuta in val di Cecina e Val di Cornia

Lavoro sugli impianti (archivio)

Lavoro sugli impianti (archivio)

Livorno, 21 giugno 2022 - Al nord i grandi fiumi stanno agonizzando per la siccità, da noi come vanno le cose a inizio estate? Mirco Brilli direttore tecnico di Asa, gestore unico del servizio idrico a Livorno e provincia, ha già un’idea della situazione. "Le falde acquifere sono tutte più basse: all’Elba abbiamo rilevato le condizioni peggiori. In Val di Cornia va un po’ meno peggio e Bassa Val di Cecina e Alta Val di Cecina le falde sono in diminuzione. A Livorno le falde acquifere per ora reggono".

Livorno è poi tra i capoluoghi di provincia dove l’acquedotto è più efficiente, con una perdita di acqua stimata nell’ordine del 13,5%. Stessa performance di Milano e di gran lunga meglio di Belluno (68,1%) e Chieti (71,6%). Secondo i dati Istat in più di un capoluogo su tre si registrano perdite totali nella rete idrica superiori al 45%, ma la situazione non è uguale in tutta Italia. Infatti le condizioni di massima criticità sono state registrate a Siracusa (67,6%), Belluno (68,1%), Latina (70,1%) e Chieti (71,6%). Perdite inferiori al 25% si rilevano invece in un comune su cinque, mentre in 7 comuni i valori sono sotto il 15%: Macerata (9,8%), Pavia (11,8%), Como (12,2%), Biella (12,8%), Milano, Livorno (13,5%) e Pordenone (14,3%). Al netto di questa analisi resta però un’incognita pesante: quanto durerà la siccità che ci portiamo dietro dall’inverno e quali effetti avrà questa estate?

Su tale quesito sempre il direttore tecnico di Asa Brilli sottolinea: "Davanti a questa situazione di siccità i nostri impianti sono più performanti di altri, e mi riferisco a quelli del nord d’Italia dove il razionamento dell’acqua è ormai una drammatica necessità".

L’isola d’Elba, la grande assetata dell’Arcipelago Toscano "nonostante la falda in sofferenza, grazie alla condotta sottomarina della Val di Cornia potrà approvigionarsi d’acqua questa estate – prosegue Brilli – specie e luglio e agosto quando le presenze turistiche lieviteranno, coprendo quasi interamente il fabbisogno del periodo, meteo permettendo. Certo i consumi all’Elba sono già cresciuti del 5% a maggio. Nei primi dieci giorni di giugno del 10%. Contiamo al massimo entro il 2024 di dotare l’Elba di un dissalatore".

Brilli sulle perdite della rete idrica provinciale precisa: "Le perdite occulte, che si individuano meno facilmente, sono le più rilevanti. Tuttavia le stiamo riducendole del 5% anno dopo anno. L’attuale media provinciale delle perdite è del 35% grazie a una gestione più localizzata e alla sostituzione delle vecchie tubazioni".

Conclude: "Al di là degli sforzi fatti dai gestori per salvaguardare la risorsa acqua, l’Autorità Idrica della Toscana ha già esortato tutti i Comuni a emanare ordinanze per prevenire sprechi".