Cadavere trovato nel sacco. Il figlio: "Sono innocente, era la mia mamma"

Il figlio di Simonetta Gaggioli e la compagna ai microfoni del Tg3: "Era il nostro punto di riferimento". La Procura li ha indagati per omicidio e per occultamento di cadavere

Il figlio di Simonetta Gaggioli e la compagna ai microfoni del Tg3

Il figlio di Simonetta Gaggioli e la compagna ai microfoni del Tg3

Livorno, 8 novembre  2019 -  «A squarciagola grido la mia innocenza, perché la mia mamma... era la mia mamma». «Sono innocente, non avevo nessun motivo per far del male alla mia suocera, era una persona che amavo, mi ha sempre aiutato, dal primo giorno che sono venuta in Italia». Filippo Andreani e Adriana Gomes si affidano ai microfoni Rai del Tg3 per la loro prima dichiarazione pubblica sulla morte di Simonetta Gaggioli, 76 anni, madre di Filippo. Il cadavere della donna fu trovato lo scorso 3 agosto chiuso in un sacco gettato in un fosso ai bordi della vecchia Aurelia, poco a sud di Riotorto. I due furono subito sentiti in Procura e la loro auto messa sotto sequestro.

Prima indagati per occultamento di cadavere, ora lo sono anche per omicidio. La Procura dopo aver ricevuto la relazione del medico legale che afferma come la Gaggioli sia deceduta per una dose eccessiva di un farmaco vasodilatatore, ha deciso di procedere per omicidio, ma si attende l’atto di chiusura delle indagini. Filippo ha voluto smentire una situazione di litigi continui: «Il nostro era un rapporto basato sull’amore, dopodiché ci sono state discussioni come in tutte le famiglie». I due hanno confermato di aver progettato insieme alla suocera il trasferimento in Brasile («Lei ci stava pensando»). Alla domanda sul fatto di aver ammesso il trasporto del corpo senza vita, Adriana ha detto: «Non posso rispondere, ci sono indagini in corso».