Siti inquinati, si parla di Stagno stasera al dibattito al Centro Civico

Appuntamento stasera alle 21 con l’epidemiologo Fabrizio Bianchi e il senatore Nicola Morra presidente commissione inchiesta

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A Stagno questa sera si svolgerà al centro civico in via Carlo Marx il convegno dal tema ’I Sin, il caso Livorno-Collesalvetti’ organizzato con il supporto del movimento ambientalista Magliette bianche italiane, Cittadini in Comune per Collesalvetti e Ccadbr (Coordinamento dei comitati e delle associazioni per la depurazione, la bonifica e la ripubblicizzazione del servizio idrico). Con questa iniziativa gli organizzatori cercheranno di comprendere, con l’aiuto di esperti qualificati, quali siano gli impedimenti nell’avvio delle bonifiche in molte aree classificate Sin (Sito di interesse nazionale) e le conseguenze che questi ritardi possono comportare nelle popolazioni e negli ecosistemi locali. Il caso Livorno e Collesalvetti è emblematico. I lavori inizieranno alle 21 e alle 21.30 interverrà Fabrizio Bianchi epidemiologo dell’Istituto di fisiologia clinica del Cnr che parlerà dello stato di salute e psicologico delle popolazioni e le implicazioni sanitarie delle mancate bonifiche e degli screening sanitari nelle aree Sin, con il caso di Livorno e Collesalvetti. Alle 21.50 sarà la volta di Nicola Morra senatore e presidente drla commisione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali anche straniere. Affronterà la questione dei motivi istituzionali e delle ipotesi relative al ritardo delle boniche dei Sin di Livorno e Colle. Modera l’incontro la nostra giornalista Michela Berti. Ai temi che saranno dibattuti queata sera sono interessati non solo i residenti della frazione di Stagno, ma anche gli abitanti dei quartieri nord di Livorno e i residenti di Calambrone e Tirrenia tutti soggetti alle maleodoranze che arrivano dagli impianti industriali di Stagno e in prossimità del porto. Sempre a Stagno resta aperta la vicenda della pista ciclabile ’Ivo Mancini’, chiusa nell’estate 2021 perché nel sottosuolo sono state trovate sostanze inquinanti, amianto incluso.