Smart working, indietro non si torna

Livorno, sarà utilizzato anche in futuro in maniera permanente da più della metà delle aziende

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Una serie di interrogativi che sfiorano la stessa filosofia sulle trasformazioni degli impegni umani, nella fattispecie del mondo del lavoro. Ovvero: come lavoreremo nei mesi e negli anni a venire? Come si rimodelleranno organizzazioni e processi operativi? Come valorizzeremo e tratterremo un talento? Ne hanno riferito i responsabili delle Risorse Umane delle industrie multinazionali e grandi imprese di Confindustria Livorno Massa Carrara illustrando alla presenza del direttore Umberto Paoletti gli incontri su questi temi organizzati in collaborazione con Kilpatrick Executive Search, società di recruiting. "Non c’è una risposta univoca e soprattutto definitiva a questi temi – ha sintetizzato Claudia Paoletti, managing partner di Kilpatrick – ma c’è un modello a cui molte aziende su scala globale stanno tendendo e che risponde a un termine con il quale stiamo familiarizzando ogni giorno di più: ibrido. L’alternanza di interazione fisica e virtuale, la fiducia nelle persone, la definizione degli obiettivi e la gestione dell’equilibrio quotidiano con cui definire il luogo e le modalità di svolgimento della professione sono i cardini della trasformazione in corso". E se queste condizioni non vengono rispettate – é stato sottolineato – c’è il reale rischio che il dipendente si dimetta. Cinquecentomila dimissioni volontarie sono state registrate solo tra aprile e giugno del 2021 dal Ministero del Lavoro, sorprendendo le grandi aziende che hanno assistito impotenti a un fenomeno del tutto inatteso. Meno grave il fenomeno nella nostra area, ma il pericolo non è passato.

"Sono le persone che determinano il successo o l’insuccesso di un’azienda. Il valore intangibile di un’impresa è il capitale umano e, per questo, è necessario coltivare e valorizzare il talento delle proprie collaboratrici e collaboratori – ha aggiunto l’ingegner Massimiliano Turci, vicepresidente di Confindustria LI MS che guida il Coordinamento Multinazionali e Grandi Imprese e plant manager dello stabilimento di Baker Hughes a Massa – Oggi come mai prima, le aziende devono investire lungo le tre direttrici indispensabili: potenziare programmi formativi e di aggiornamento continuo, promuovere il senso di appartenenza attraverso i valori aziendali, diffondere la trasformazione culturale attraverso la collaborazione, la sperimentazione e la proattività".

Dal Gruppo di Lavoro sono emerse indicazioni interessanti: lo smart working verrà utilizzato da più della metà delle aziende partecipanti ai seminari, in maniera sostanzialmente permanente. Cambierà anche la settimana lavorativa ideale all’insegna della flessibilità, assicurando l’impiego in presenza, per rafforzare rapporti sociali e interazione fisica con il propri team di lavoro. La modalità “agile” interesserà il mondo dei servizi, ma anche la manifattura.

Attrarre e trattenere i migliori talenti è oggi un’altra delle sfide principali per le aziende. Nelle province di Livorno e Massa Carrara sono maggiormente ricercati profili tecnici nell’ambito della meccanica, dell’elettronica e della meccatronica, difficili da reperire. Le aziende, associate a Confindustria LI MS, che hanno partecipato ai lavori sono: Aero Service Technologies Italy; Basisgroup; BCube; Elettromar; Eni Raffineria di Livorno; Ineos Manufacturing Italia; Jsw Steel Italy Piombino; Laviosa Chimica Mineraria; Liberty Magona; Nuovo Pignone–Baker Hughes; Olt Offshore Lng Toscana; Pierburg Pump Technology; Progeco Next; Skf; Solvay Chimica Italia di Rosignano; Solvay Solutions Italia; Tenaris Dalmine; Termisol Termica; Trelleborg Sealing Solutions Italia.