Snam, col gas 1500 posti di lavoro

Piombino, il piano economico dell’opera. Impatto ambientale: "meno di 0,2 mg litro di cloro"

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Snam ha presentato lo studio socio economico del progetto rigassificatore a Piombino. Si tratta di un investimento da 72 milioni, da sostenere tra il 2022 e il 2023 e 1.591 nuovi posti di lavoro per le fasi di realizzazione e operatività. L’impatto economico nella fase di realizzazione è stimato in 87 mln (con 978 posti di lavoro tra diretto e indotto solo per questa fase). Lo studio si concentra anche sulla fase di operatività: il costo medio di un anno di esercizio è di 29 milioni, il valore aggiunto diretto è stimato in 46 milioni nell’arco dei tre anni (il tempo dell’accordo Snam-Regione) di operatività della nave rigassificatrice in porto. Nelle due fasi il valore aggiunto totale è di 252 milioni per l’Italia e, si legge nel documento, "si è stimato che circa 8 mln potrebbero essere prodotti in maniera diretta a Piombino dalle aziende affidatarie dei subappalti locali in fase di realizzazione dell’investimento".

Sul fronte ambientale Snam, rispondendo alle osservazioni avanzate da Arpat (Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana), spiega che il quantitativo di cloro libero residuo allo scarico, "sarà al di sotto del limite di 0,2 mgl indicato dalla normativa vigente". Su quello della sicurezza per i rischi di impatto all’interno del porto - la richiesta di chiarimenti era arrivata dai vigili del fuoco di Livorno - Snam riferisce invece che "lo studio è ancora in corso" mentre sullo scenario della rottura di uno dei tubi dello scambiatore (con perdita di gas) si afferma che "al di là della credibilità l’evento comporterebbe un rilascio di una miscela di acqua mare e gas naturale in cui la percentuale di Gn sarebbe molto bassa".