"Solidarietà alle badanti ucraine C’è un limite anche alla satira"

Il consigliere Scarascia (Fdi) critica il ’Vernacoliere’ per una locandina e porta il caso in consiglio

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La locandina del noto periodico satirico livornese “Il Vernacoliere” sulle badanti ucraine finisce nel mirino di Stefano Scarascia consigliere comunale di Fratelli d’Italia. "Fratelli d’Italia è schierato senza esitazioni per la massima libertà di stampa – spiega Scarascia – ed anche in questo caso ritiene che non ci siano violazioni giuridicamente rilevanti, comprendiamo altresì che la pubblicazione in questione è di carattere satirico. Non invochiamo nessuna censura né limiti al diritto di fare satira i quali, a nostro avviso, dovrebbero essere dettati dal buonsenso e dal buongusto degli autori. Con altrettanta chiarezza e forza denunciamo l’offesa sferzante, molto grave e del tutto gratuita alle donne ucraine, e quindi a tutto il Popolo di quella Nazione che sta valorosamente combattendo per la propria libertà. E’ anche molto grave che l’attacco sia mirato, in particolare, alle “badanti ucraine”, cioè ad un considerevole numero di donne che hanno lasciato il loro Paese per venire a lavorare in Italia e aspirare così ad un migliore futuro per loro e le loro famiglie Il “Vernacoliere” le riduce a volenterose e pagate prestatrici di opere utili a risvegliare gli assopiti sensi dei nostri vecchi, provenendo da un “popolo benedetto” sarebbero in grado di fare anche “i miràoli” sui nostri anziani. Fratelli d’Italia prende atto che al “Vernacoliere” non riescono a fare satira senza scadere nella più becera volgarità e di ciò poco ci importa. Ci domandiamo, però: dove sono i santoni del politicamente corretto? Dove sono le organizzazioni femministe sempre pronte a impegnarsi in difesa delle donne (anche quando non se ne sente la minima necessità)? Dove sono i pensatori progressisti?". Per questo Stefano Scarascia annuncia che "Fratelli d’Italia proporrà nel prossimo Consiglio Comunale un Ordine del Giorno di condanna dei titoli del “Vernacoliere” e di solidarietà e vicinanza alle donne ucraine".