"Soltanto le solite parole" Jsw, i sindacati critici su promesse del Governo

"Inaccettabile che a distanza di mesi dalle richieste di incontro ancora oggi si facciano dichiarazioni generiche senza fatti concreti" .

"Soltanto le solite parole"  Jsw, i sindacati critici  su promesse del Governo

"Soltanto le solite parole" Jsw, i sindacati critici su promesse del Governo

"Il governo continua a fare dichiarazioni invece di creare un futuro di lavoro a Piombino". Così Guglielmo Gambardella segretario nazionale Uilm e Lorenzo Fusco segretario Uilm Piombino-Livorno commentando le dichiarazioni del ministro Urso. Fim e Fiom "ritengono inaccettabile che a distanza di mesi dalle richieste di incontro da parte dei segretari nazionali ancora oggi si facciano dichiarazioni a cui non seguano fatti concreti".

"Il ministro Urso continua a rilasciare dichiarazioni a mezzo stampa ma è più di un anno che attendiamo un incontro di verifica sulla vertenza dell’ex Lucchini di Piombino, più volte richiesto dalle organizzazioni sindacali. La questione, se la si vuole risolvere, non la si può discutere sui giornali ma con un incontro con tutte le parti interessate a partire dai sindacati che continuano a denunciare il dramma di centinaia di lavoratori a cassa integrazione che sopravvivono di stenti da oltre dieci anni" sostengono Gambardella e Fusco. "Si apprende, sempre attraverso i media, di un piano di largo respiro per Piombino, ma qual è questo piano? - chiedono Gambardella e Fusco - Perché il sindaco non l’ha rivelato ai lavoratori che sono al tempo stesso sui concittadini?. E poi siamo ancora alla sceneggiata della serie infinita di confronti con Jindal: dobbiamo ricordare alle istituzioni che l’unica cosa da chiedere all’imprenditore indiano il rispetto degli impegni sottoscritti nel 2018 ovvero la presentazione di un piano industriale. Se vogliamo essere seri - concludono - occorre una urgente convocazione al MiMIT per fare il punto della situazione ed affrontare in modo risolutivo l’annosa vertenza Piombino. Se a breve non ci sarà la convocazione, lavoratori e sindacato metteranno in campo tutte le iniziative necessarie per essere convocati".

Fim e Fiom si dicono anche "offesi da un punto di vista formale nel fatto che anche negli incontri e recenti con il sindaco Ferrari o con il governatore Giani non sia stata assolutamente menzionato nessun contenuto di questi presunto piano di rilancio. Come organizzazioni sindacali Fim Fiom in attesa di fare l’assemblea con i lavoratori con le segreterie nazionali riteniamo improrogabile stigmatizzare il nostro disappunto con l’auto convocazione in presidio al Ministero del Made in Italy (ex MISE) delle nostre RSU da tenersi nei prossimi giorni".