Solvay: "Siamo sotto attacco"

Rosignano, lettera aperta sulla campagna del fondo Bluebell basata su "informazioni fuorvianti"

Lo stabilimento Solvay di Rosignano

Lo stabilimento Solvay di Rosignano

"Negli ultimi 16 mesi un fondo speculativo che possiede una quota di Solvay - Bluebell Capital Partners - ha promosso una campagna basata su informazioni fuorvianti sul nostro operato a Rosignano". Inizia così una lunga lettera aperta del consiglio di amministrazione di Solvay agli investitori sui processi di produzione di soda (che fa "da oltre un secolo") nello stabilimento di Rosignano. Lo stabilimento ha recentemente ottenuto l’Aia (autorizzazione ambientele integrata) dal ministero della transizione ecologica. Solvay sottoline che l’azienda, "attiva da 160 anni", è consapevole delle proprie "responsabilità sociali e del ruolo vitale che la chimica gioca per il percorso in materia di governance ambientale, sociale e aziendale (Esg) che abbiamo intrapreso". Per questo il cda esprime preoccupazione che questi azionisti "possano non essere interessati a un dialogo basato sulla scienza e sui fatti". Solvay ricorda il proprio impegno con il piano "Solvay One Planet" con cui sta guidando i progetti di sostenibilità verso 10 obiettivi ambiziosi divisi in tre pilastri chiave: clima, risorse e qualità della vita, con cui si sforza di promuovere, tra l’altro, "il benessere dei nostri dipendenti e delle comunità in cui operiamo". Ma si osserva che Bluebell è "un fondo senza alcuna competenza nota in scienze ambientali o in chimica", che non ha fatto "investimenti in tema di sostenibilità" ha continuato a reiterare la propria "narrazione fuorviante" inviando numerose lettere a quasi 200 parti interessate "per scatenare quella che sembra essere una campagna volta a danneggiare l’attività di produzione di soda di Solvay".

Come parte dei suoi continui sforzi per la sostenibilità, Solvay "ha intrapreso investimenti significativi a Rosignano, che hanno portato a ridurre il consumo di acqua dolce di oltre il 20% nell’ultimo decennio e ad utilizzare acqua riciclata proveniente dall’impianto di trattamento delle acque reflue comunali. Il sito ha anche ridotto con successo le sue emissioni del 40% negli ultimi due anni grazie alla costruzione di un impianto di cogenerazione ad alta efficienza e di un’altra struttura funzionale per catturare, purificare e liquefare la CO2, per poi riutilizzata nel processo di produzione".

"Il nostro impegno responsabile per lo sviluppo sostenibile dello stabilimento di Rosignano – conclude il cda – ha recentemente ricevuto il sostegno delle autorità locali e dei sindacati, che in un comunicato hanno osservato come il rinnovo dell’autorizzazione “rappresenta il giusto e concreto riconoscimento del sito e degli sforzi fatti in questi anni per migliorarne costantemente la sostenibilità in materia di salute, sicurezza e ambiente".

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