Allarme criminalità. Spaccio e aggressioni, residenti infuriati

Caos al Palazzo del Picchetto occupato: "Non ce la facciamo più". Presentato un esposto in Procura

La polizia intervenuta nello scorso mese di aprile su segnalazione dei residenti

La polizia intervenuta nello scorso mese di aprile su segnalazione dei residenti

Livorno, 16 luglio 2018 -  Un esposto è stato inviato alla Procura della Repubblica contro la situazione di spaccio e degrado al Palazzo del Picchetto. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, è stato il recente arresto di un tunisino. Si tratta di un pregiudicato, la primula rossa degli arresti domiciliari, finito alla ribalta delle cronache perché, dopo essere stato scarcerato l’11 luglio (era stato arresto dalla polizia in flagranza di furto in un cantiere), ha eluso due volte il provvedimento restrittivo per sfuggire, come si è giustificato, alla moglie litigiosa.

Ora è tornato dietro le sbarre. Il ritorno in carcere è avvenuto perché l’11 luglio è stato sorpreso dai carabinieri davanti alla multisala The Space. Il giorno dopo sempre i carabinieri lo hanno trovato in via del Pantalone, dove si trova il famigerato Palazzo del Picchetto, occupato abusivamente da quasi due anni e popolato da numerosi spacciatori. Si dice che anche il pluri-evaso tunisino sia coinvolto in questi affari illegali, che stanno creando tanti problemi di ordine pubblico e degrado, al punto che alcuni residenti hanno deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica. Si sono convinti a farlo per segnalare al procuratore capo, Ettore Squillace Greco che «dentro il Picchetto – hanno scritto i firmatari – vengono svolte attività di spaccio, si sono verificate aggressioni all’interno e all’esterno». Di qui la richiesta di «verificare se sussistano i presupposti per dimostrare situazioni di illegalità tali da giustificare interventi mirati delle forze dell’ordine e della magistratura».

L’esposto  è stato spedito alla Procura della Repubblica pochi giorni fa. «Speriamo che il procuratore capo Squillace Greco ci riceva al più presto – auspicano i residenti – affinché ci sia data l’opportunità di spiegargli più dettagliatamente la situazione drammatica nella quale viviamo. Abbiamo paura ad uscire di casa. A uno di noi hanno tagliato le gomme dell’auto a scopo intimidatorio». Stando a quanto viene riferito, alcuni cittadini hanno documentato, filmandole, scene di spaccio. Addirittura sono stati filmati due tunisini in compagnia di ragazze livornesi, molto giovani, mentre consumavano cocaina in strada nel cuore della notte. E dopo averlo fatto hanno celato le dosi avanzate tra le pieghe degli abiti delle ragazze. Tutto questo materiale è stato consegnato alle forze dell’ordine.