Spiagge Bianche, un'App per andare al mare

Il sindaco Donati spiega il piano per gestire gli accessi negli arenili liberi. Marabotti: "Bisogna garantire la rotazione delle prenotazioni"

Le Spiagge Bianche ora semideserte, ma in estate meta di migliaia di persone (Foto Novi)

Le Spiagge Bianche ora semideserte, ma in estate meta di migliaia di persone (Foto Novi)

Rosignano (Livorno), 5 maggio 2020 - Con le pinne, fucile e un’App per tuffarsi dove il mare è una tavola blu e la spiaggia una distesa di sabbia bianca, quasi caraibica. Per risolvere il dilemma dell’accesso controllato alle spiagge libere, il Comune di Rosignano sta elaborando un piano che prevede l’utilizzo di un’applicazione in grado di gestire le prenotazioni giornaliere. Il progetto pilota è pensato per le Spiagge Bianche, una distesa di sabbia chiara determinata dai residui inerti del carbonato di calcio Solvay che soprattutto in passato (e in misura minore anche oggi) finiscono in mare. Una distesa che va dal Lillatro a Rosignano fino a Pietrabianca di Vada e che ogni estate è meta di migliaia di persone anche da mezza Toscana.  

«In attesa delle linee guida del Governo, in questa settimana avremo una serie di incontri per mettere a punto il piano – spiega il sindaco Daniele Donati – l’idea è quella di contingentare l’accesso alla spiaggia tramite una prenotazione per i parcheggi. Ma ci sono diversi elementi di cui tenere conto". "Chiedereno la collaborazione delle associazioni del volontariato – afferma Donati – in più ci saranno i gestori del Punto Azzurro comunale per controllare la spiaggia. Di certo non sarà un’estate come le altre, dovremo fare qualche sacrificio. Ci sono anche le altre spiagge libere e poi naturalmente tutta la questione degli stabilimenti balneari. In questi giorni incontreremo operatori turistici e categorie e cercheremo insieme soluzioni perché il settore per noi è di primaria importanza".  

Una prima apertura al progetto comunale arriva anche da Claudio Marabotti, capogruppo della lista civica Rosignano nel Cuore e medico capace quindi anche di valutare la proposta dal punto di vista sanitario. "Bisogna premettere che abbiamo delle riserve sulla normale fruizione delle Spiagge Bianche – osserva Marabotti – in quanto il risultato di scarichi di inerti. Comunque, a parte questo, l’idea di un’App per regolare l’acecsso nelle spiagge libere può essere una valida soluzione, a patto che si trovino i criteri giusti per le prenotazioni introducendo rotazioni e possibilità per tutti. Altrimenti diventa solo una spiaggia a numero chiuso dove possono accedere solo una cerchia ristretta di persone, mentre è necessario assicurare il mare a una fascia di cittadini più ampia possibile. Con le dovute precauzioni e distanze, la spiaggia e il bagno in mare comunque sono pratiche sicure".  

Luca Filippi