"Livorno e Stagno sono inquinate. Non si vive più, diteci la verità"

Al Centro Civico con il senatore Morra presidente commissione antimafia e l’epidemiologo Bianchi

Il senatore Nicola Morra, a sinistra, e Fabrizio Bianchi

Il senatore Nicola Morra, a sinistra, e Fabrizio Bianchi

Stagno (Livorno), 17 settembe 2022 - "Qui la mortalità è più alta del 9% della media regionale. Questo è un Sin, sito di interesse nazionale, perchè non si fanno le bonifiche?". Le parole dell’epidemiologo Fabrizio Bianchi hanno aperto l’incontro al Centro Civico di Stagno organizzato da ’Cittadini in Comune’ e sostenuto da ’Magliette Bianche Italiane’ per parlare della situazione di Stagno. Da tempo ormai la convivenza tra la comunità e uno dei poli industriali più importanti della nostra regione - porto e raffineria Eni - sta diventando difficile: i residenti lamentano maleodoranze quasi quotidiane con esposti alla procura della Repubblica. Dito puntato contro le istituzioni, lo stesso epidemiologo Bianchi incalza: "Abbiamo chiesto i dati al sindaco di Colle ma non ci vengono forniti. In un Sin si devono seguire certe indicazioni, servono monitoraggi costanti e screening sulla popolazione per fare prevenzione. Tutto questo si deve trasformare in politiche attive. Perchè non si fanno?".

Allo sconforto dell’epidemiologo ha risposto con dovizia di particolari il senatore Nicola Morra presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni crominali, anche straniere. "I Sin non si bonificano – dice il senatore Morra – perchè sono molto costosi e perchè ci sono anche difficoltà a trovare aziende nelle ’liste bianche’ quelle cioè pulite, elaborate dalla prefettura". Lo scenario tratteggiato da Morra è allarmante: "La maggior parte degli interventi di movimentazione della terre – dice – è in mano a società calabresi, c’è una sorta di monopolio. E il rischio di infiltrazioni della ’Ndrangheta è molto alto. Noi non abbiamo idea dei soldi che girano in questo settore. Le mafie sono diventate trasversali in molti campi". Dunque la situazione a Stagno si può riassumere così: i residenti chiedono i dati ma non vengono forniti; la mortalità è più alta del 9% della media regionale; è un’area Sin dove lo Stato impone le bonifiche ma queste non vengono fatte; spesso le aziende che devono fare le analisi su territori così complessi non hanno competenze. Soluzione? "Non ci possiamo arrendere – dice Tiziana Nataluzzi residente a Calabrone – abbiamo chiesto un tavolo comune tra Livorno, Pisa e Collesalvetti. Deve aumentare il livello di incontro delle comunità, così continueremo a batterci".

L’incontro è stato anche l’occasione per chiedere al senatore Morra se ci sono novità sulla pista ciclabile di Stagno: i lavori sono fermi perchè nei terreni sono state trovate sostanze inquinanti. "Abbiamo presentato un esposto con altri quattro parlamentari – ha detto il senatore Morra – ma non è semplice avere risposte, a volte le carte arrivano dopo 10-12 mesi. Se continuiamo così, sono convinto che questo paese non abbia né presente né futuro.