Storia di Shangai attraverso l’arte del cucito

Appuntamento organizzato da Istoreco e Comune. Ci saranno molte testimonianze di altri tempi

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Mercoledì 15 giugno alle 17.30, Via Fratelli Bandiera, piazzetta quartiere Shangai. I fili della vita. Cucire, ricamare, tagliare, incontrarsi. La storia di un quartiere operaio attraverso la cruna dell’ago. Istoreco Livorno, con il contributo di Arci, Cgil prov. le Livorno, Spi - cgil e So.crem, ha organizzato per mercoledì 15 giugno nella piazzetta di Shangai un incontro sul tema ’I fili della vita. Cucire, ricamare, tagliare, incontrarsi’. La storia di un quartiere operaio attraverso la cruna dell’ago, contestualmente ad una piccola esposizione di immagini sulle attività del Centro Donna attivo nel quartiere dagli anni Ottanta fino ai primi anni Duemila.

Vogliamo rievocare attraverso alcuni pannelli le attività che ruotarono intorno a un nutrito gruppo di donne del quartiere, fra cui Luana Di Dio.

Con l’ago e il filo sono state costruite forme di socializzazione, di solidarietà, di condivisione che hanno migliorato la vita di tutte e tutti quelli che vi hanno ruotato intorno. Un’attività utile ma anche gioiosa, che comportò l’acquisizione di competenze sartoriali e la condivisione di queste all’intero quartiere tramite mostre, sfilate, incontri con la cittadinanza e con le scuole.

Attive nel mondo della solidarietà, supportate anche dalle “suorine” della chiesa di quartiere, senza steccati ideologici, realizzarono migliaia di “pigotte” per le raccolte dell’Unesco a favore dell’infanzia, bandiere e striscioni della pace.

Una storia dimenticata che ci piace ricordare, in questo nostro presente così difficile sia dal punto di vista della condivisione di percorsi solidali, sia dal punto di vista della pace.

Parteciperanno all’incontro: Andrea Raspanti (assessore al Sociale Comune di Livorno), Catia Sonetti (direttrice Istoreco), Luana Di Dio (referente del Centro Donna), Clare Hunter (autrice del volume I fili della vita. Una storia del mondo attraverso la cruna dell’ago, che interverrà da remoto) e molte altre testimoni di quell’esperienza.