’Struggino’, il Pd punta i piedi

Livorno, dubbi del partito sullo stop al termovalorizzatore. I conti Aamps e la situazione dei rifiuti

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La dismissione del termovalorizzatore di Livorno sta creando tensioni tra la giunta comunale e il gruppo consiliare di maggioranza. Dopo la direzione comunale del Partito Democratico del 25 luglio, il segretario del PD, Federico Mirabelli, ha scritto un documento, indirizzato al sindaco Salvetti e agli assessori Cepparello e Simoncini, che rende nota la linea del partito sull’inceneritore, alla luce della documentazione consegnata dalla giunta nella riunione delle forze di maggioranza del 18 luglio: "Il documento, nel merito - riporta la nota PD - non risponde ai quesiti politici che, come Partito Democratico, avevamo segnalato; in particolare: non si analizzano i costibenefici della dismissione del termovalorizzatore nei prossimi cinque anni; non si pongono a comparazione con scenari diversi sui costi per lo smaltimento dei rifiuti con e senza termovalorizzatore; non ci sono previsioni sulle possibili ricadute sulla Tari sempre nei prossimi cinque anni. È emersa inoltre una forte preoccupazione rispetto alla scadenza dei termini per la presentazione della documentazione utile per il riesame dell’AIA dell’area del Picchianti. Scadenza prevista per il prossimo 10 settembre. Un tempo decisamente stretto che non consentirebbe una seria analisi della documentazione, che necessita peraltro di sostanziali integrazioni". Il documento del PD prosegue poi con le richieste indirizzate alla giunta. "Sulla base di quanto emerso nel dibattito si rende opportuno quanto segue: verificare rapidamente se vi siano le condizioni per una ulteriore proroga dei termini temporali per la presentazione della documentazione utile per il riesame dell’AIA del Picchianti; qualora non fosse possibile ottenere una deroga dei termini temporali di cui sopra, si propone di inserire la documentazione del termovalorizzatore nel procedimento del riesame dell’AIA. Di integrare, entro il 3 agosto, la documentazione consegnata con: il piano industriale, tutte le voci dei costiricavi del termovalorizzatore nel 2021 e nel primo semestre 2022; la comparazione di scenari diversi sui costi per lo smaltimento dei rifiuti anche in presenza di una continuità dell’impianto di termovalorizzazione; l’analisi e le previsioni sulla Tari fino al 2026 (tempo indicativo per la realizzazione dei nuovi impianti). Di fornire i dati sulla raccolta differenziata; di approfondire le questioni poste con: l’Amministratore Unico di Aamps; il Direttore Generale di Aamps e Retiambiente". Il documento si conclude con la richiesta dell’apertura di un confronto "da parte dell’Amministrazione Comunale, di concerto con Retiambiente, con le categorie economiche e le organizzazioni sindacali". Voci interne alla maggioranza riportano che durante la direzione PD è stata duramente criticata l’assessora Giovanna Cepparello, mentre tra i presenti c’erano anche l’assessora Viola Ferroni e l’assessore Rocco Garufo, che hanno invece difeso la scelta della giunta.

Simone Bacci