Subsea e Neri per il "Ca’Moro"

Livorno, il piano di recupero dell’imbarcazione affondata in porto. Un’operazione complessa

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La firma del protocollo tra il Comune e tutti gli enti e le aziende coinvolte, suggella il via libera alle operazioni di demolizione e rimozione del relitto del Ca’Moro, il ristorante galleggiante gestito dalla cooperativa sociale Parco del Mulino dove lavoravano 5 ragazzi down come camerieri, più altre quattro persone. È affondato il 20 agosto 2021 lasciando tutti sgomenti in città. Il piano sarà portato a termine tra gennaio e febbraio. La presentazione è avvenuta ieri in sala cerimonie in Comune con la partecipazione di tutti i protagonisti di questo intervento che è stato ribattezzato ‘Operazione Concordia di Livorno’, perché nonostante le dimensioni ridotte del relitto, ha aspetti di complessità tali che ha richiesto il coinvolgimento del ‘top’ degli operatori del settore.

Tra questi SubSea e la ditta Fratelli Neri, tra i protagonisti a suo tempo delle esplorazioni subacquee e dell’intervento ambientale subito dopo il tragico naufragio della nave da crociera Costa Concordia all’isola del Giglio (era il gennaio 2012). L’assessore all’ambiente del Comune Giovanna Cepparello che ieri, con l’assessore al porto Barbara Bonciani e la vice sindaco Libera Camici, ha fatto gli onori di casa in Comune, ha commentato: "L’aspetto più positivo sta nell’aver impegnato tutti soggetti altamente qualificati di Livorno per gestire questa vicenda e per realizzare lo smaltimento di tutte le parti del Ca’Moro che saranno demolite. Uno sforzo che ci rende consapevoli che abbiamo a Livorno tutto quello che serve per affrontare tale tipo di emergenze". Da sottolineare che le imprese Neri, Labromare e Stilm lavoreranno a titolo gratuito. "Non sarà semplice rimuovere Ca’ Moro per le cattive condizioni dello scafo. - ha spiegato il capitano Gennaro Fusco della Capitaneria di Porto - Nell’impossibilità di spostarlo, è stato deciso di ridurlo in più parti con tagli preliminari longitudinali per indebolirne la struttura e smantellarlo". A questo scopo "si lavorerà sia nella parte esterna che in quella sott’acqua - ha precisato Alessio Anguillesi di SubSea, nel 2012 partner del colosso mondiale Titan Micoperi impegnato nel recupero della Costa Concordia al Giglio - con l’impiego dei sommozzatori di SubSea".

Invece le parti tagliate classificate da Arpat come rifiuti "saranno recuperate, trattate e destinate allo smaltimento con l’aiuto di Aamps" ha aggiunto l’ingegnere Massimo Nicosia di Labromare. Il comandante Enrico Mucci del gruppo Neri ha concluso: "Subito abbiamo capito che non era possibile passare via mare con il relitto del Ca’Moro, cosi abbiamo predisposto un portone da affiancare al relitto in supporto alle operazioni di demolizione" che avverranno sotto la supervisione della Stilm dell’ingegnere Pier Massimiliano Launaro, guardia di finanza sezione navale e dei vigili del fuoco (sempre vicini alla Coop Parco del Mulino).

Monica Dolciotti

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