Super commessa, ecco le condizioni

Piombino, oggi incontro al Mise per i 2,4 miliardi delle rotaie a Jsw. "Vincoli precisi su occupazione e sviluppo"

Il presidente della Regione Eugenio Giani ha partecipato ieri mattina al consiglio di fabbrica delle Acciaierie. Al centro dell’incontro l’addendum, cioè l’accordo imminente per l’assegnazione a Jsw Steel Piombino di una commessa decennale di 2,4 miliardi di euro per la fornitura di rotaie a Rfi. Oggi alle 14.30 la Regione sarà al ministero. "Mi pare giusto condividere con i lavoratori – ha detto Giani – il percorso che abbiamo di fronte. Personalmente ritengo che settori strategici come l’acciaio debbano essere gestiti dallo Stato, ma ora siamo in una situazione diversa, c’è un privato coin cui ci dobbiamo confrontare. Si tratta di ottenere il meglio per Piombino e per i lavoratori e cerchiamo di farlo insieme". I segretari David Romagnani (Fiom), Paolo Cappelli (Fim) e Lorenzo Fusco Uilm) hanno chiesto a Giani di vigilare e non fiormare l’addendum senza le opportune garanzie. "La commessa delle rotaie è importante – ha spiegato Paolo Cappelli della Fim – ma da sola non basta a mantenere l’occupazione perché ci darebbe lavoro per 5 mesi all’anno. Servono investimenti per lo stabilimento, anche per gli altri treni di laminazione e per il forno elettrico". Giani ha spiegato che è riuscito ad aprire un confronto con il ministro Giorgetti il quale ha recepito tutta una serie di dati e informazioni sul polo siderurgico di Piombino. "Ora vediamo quale è la proposta del Governo" ha detto Giani e poi "valuteremo la situazione". Romagnani della Fiom ha affermato che i lavoratori intendono non mollare e credere le futuro, ma deve esserci un preciso impegno del Governo su Piombino. Fusco (Uilm) ha chiarito che la commessa RFI "deve essere assegnata allo stabilimento di Piombino a prescindere da chi poi la onorerà; dovrà essere legata ad un cronoprogramma certo di investimenti per lo sviluppo del sito Piombinese, verificabile annualmente, pena la decadenza della commessa".

All’incontro hanno partecipato anche il segretario della Ggil provinciale Fabrizio Zannotti e i segretari della Federazione e Unione Comunale del Pd, Simone De Rosas a Andrea Baldassarri. "Condividiamo le preoccupazioni dei sindacati – spiegano De Rosas e Baldassarri – è indispensabile ancorare la firma dell’eventuale addendum all’Accordo di Programma al rispetto di un attendibile piano industriale e a un preciso cronoprogramma degli investimenti, fino a prevedere clausole che, in caso di mancato rispetto, prevedano addirittura la recessione del contratto con Rfi". Alla fine Giani ha preso l’impegno di aggiornare tempestivamente le forze sociali, per verificare la bozza di addendum che ancora le istituzioni non hanno visionato.

Luca Filippi