"Tagliati 40 milioni per il nuovo ospedale"

Livorno, Massimo Ferrucci del Fials mette in guardia: "La fine dei lavori per il presidio alla ex Pirelli slitterà pare al 2029"

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Parte dei soldi che la Regione ha stanziato per il nuovo ospedale di Livorno, sono stati tolti dal budget perché servono per altre spese. Lo ha riferito ieri Massimo Ferrucci, segretario provinciale e regionale del sindacato Fials. Lo ha fatto al presidio organizzato davanti all’ospedale in viale Alfieri. Ha anche paventato la possibilità che "il nuovo ospedale non si pronto nel 2026, ma nel 2029".

"C’è una delibera regionale, la numero 598 del 25 maggio del 2022, secondo la quale parte dei soldi inseriti nel bilancio 2022 destinati al nuovo ospedale di Livorno, circa 40 milioni di euro, sono stati stornati per altri scopi svincolandoli dalla loro destinazione originaria. – ha spiegato Ferrucci – Questa operazione è stata fatta dalla Regione che conta di reintegrare, non si sa quando e come questa somma, con stanziamenti statali. I soldi stornati servivano a coprire le spese per la progettazione del nuovo ospedale, per il quale si prospettano tempi più lunghi perché bisognerà procedere con una nuova riprogrammazione delle risorse".

"Dalle informazioni in nostro possesso – ha proseguito Ferrucci – sappiamo che per l’Azienda Usl nord ovest il nuovo ospedale di Livorno non sarà pronto per il 2025-26, ma entro il 2029".

Altri dubbi preoccupano il sindacato Fials. "Riguardano il progetto sanitario relativo alla tipologia, qualità e quantità di servizi sanitari che saranno inseriti nel nuovo presidio ospedaliero di Livorno. Sembra che sia stato accantonato il primo progetto per essere sostituito da una seconda versione più restrittiva".

Sui servizi sanitari territoriali Ferrucci si è detto "altrettanto scettico" perché "quando sarà demolito il distretto nord di Fiorentina, con il proposito di ricostruirlo nello stesso posto, temporaneamente parte delle prestazioni saranno trasferite forse nella sede dell’ex albergo dei ferrovieri in via Provinciale Pisana. Si tratta di una struttura dismessa da Ferrovie Italiane che però bisognerà attrezzare e sistemare. Il nostro timore è che così facendo, una volta demolito, il distretto in via Fiera Sant’Antonino non sarà più ricostruito. In ballo infatti c’è anche l’ipotesi di riapertura dell’ex distretto centro di via Ernesto Rossi, chiuso anni fa per essere venduto, ma nessuno si è mai fatto avanti". Infatti dopo la chiusura fu occupato nel 2012 dalle famiglie sfrattate e solo nel luglio 2020 è stato sgomberato interamente.

Per tutte queste ragioni il sindacato Fials chiederà "un incontro al sindaco Luca Salvetti e ai consiglieri comunali per fare il punto della situazione".

Monica Dolciotti