Tartarughe, occhi puntati sul nido. Scatta il monitoraggio h24

Castiglioncello, turni di sorveglianza sulla spiaggia del Bagno Italia

Piccoli di Caretta Caretta (Ansa)

Piccoli di Caretta Caretta (Ansa)

Castiglioncello (Livorno), 15 settembre 2018 - Il conto alla rovescia è finito e oggi inizia il monitoraggio h24 del nido di tartaruga Caretta caretta che lo scorso 28 agosto era stato trasferito dalla spiaggia di Santa Lucia alla baia del Quercetano nel Bagno Italia a Castiglioncello sempre nel Comune di Rosignano Marittimo. Per tentare di salvare le uova che erano presenti nel nido di Santa Lucia i soggetti della rete dell’Osservatorio Toscano Biodiversità di Regione Toscana avevano scavato un nuovo nido sull’arenile del Bagno Italia, grazie alla disponibilità del gestore.

L’operazione di trasferimento del nido era stata molto complessa, mai effettuata in Toscana, e molte delle 93 uova trasferite erano risultate disidratate. Dal giorno del traferimento del nido Arpat e l’associazione Tartamare hanno tenuto sotto controllo la temperatura analizzando i dati registrati da un data logger posizionato a poca distanza dalla camera del nido ed i volontari del Wwf Livorno hanno effettuato due sopralluoghi giornalieri, per misurare ulteriormente la temperatura, scavando una buca a 30 e 40 cm di profondità al lato del nido. Così è stata individuata la data di oggi per iniziare la fase di monitoraggio h24 che, nel nido originario di santa Lucia, sarebbe invece partita dal 28 luglio. In questa prima fase sarà garantito un presidio h 24 del nido, con turni di 2/3 persone ogni 4 ore. Sarà creato un corridoio sull’arenile fino al mare e sarà misurata la temperatura della sabbia ogni ora per capire l’avvicinarsi della schiusa.   La schiusa, normalmente, è preceduta dalla formazione di un piccolo cratere sulla superficie della sabbia, in corrispondenza della camera delle uova, per cui i volontari che si alterneranno al presidio del nido terranno gli occhi puntati per individuare il piccolo avallamento. La seconda fase sarà il monitoraggio delle emersioni che può durare anche alcuni giorni e sarà caratterizzata dalla registrazione di data, orario e numero delle emersioni e misurazione della lunghezza dei tartarughini che passeranno accanto a una cordella metrica posizionata lungo il corridoio.

La terza ed ultima fase inizierà dopo circa 3 o 4 giorni dall’emersione dell’ultimo tartarughino: il nido sarà scavato e poi ispezionato. La gestione dei volontari e dei turni di sorveglianza è affidata al Wwf Livorno: chi volesse dedicare un po’ di tempo libero ai turni di sorveglianza può scrivere una email a stefano.baldacci@gmail.com o compilando il form disponibile online. Oggi alle 15.30 si terrà anche un evento formativo alla spiaggia in cui si trova il nido.