Tasse, ecco cosa pagano i livornesi

Ex Tosap l’assessore Ferroni: "Dobbiamo tornare alla normalità, stiamo parlando con le categorie"

Migration

di Michela Berti

Tasse, ecco cosa pagano i livornesi. A partire dalle multe per violazione del codice della Strada. Nel 2021 c’è stata una previsione di 9 milioni e 600mila euro sul bilancio e ne sono stati incassati 4 milioni e 600mila euro. Circa la metà dunque contro il 75% delle tasse. "Il dato nella riscossione è buono – dice l’assessore al bilancio Viola Ferroni – ma un punto vero della situazione lo avremo solo dopo il 16 giugno, data prevista per l’acconto dell’Imu". Ecco infatti le tasse e le date delle scadenze. Imu: acconto il 16 giugno e saldo il 16 dicembre. Per la Tari andiamo nel secondo semestre dell’anno, da settembre in poi. Addizionale Irpef trattenuta sulle buste paga dei cittadini residenti a Livorno e con denunce dei redditi, nei mesi da luglio a novembre ci sono i versamenti di chi fa il 740. Ex Tosap: "Siamo ancora in regime di esenzione – dice l’assessore – come previsto dalle disposizioni governative. L’importo complessivo vale intorno ai 140mila euro". Ma a partire da luglio qualcosa potrebbe cambiare: "Con le associazioni di categoria abbiamo già messo in chiaro che, dopo due anni, bisogna tornare alla normalità – dice la Ferroni – perchè l’allargamento del suolo pubblico per le attività commerciali fu consentito per garantire il distanziamento sociale. Il trenta giugno scadono i due anni e a quel punto torneremo alla normalità". La percentuale di riscossione è alta: il 75% dei livornesi paga regolarmente le tasse. Il Comune non ha grandi possibilità di manovra: "Abbiamo le mani piuttosto legate - continua l’assessore – pensiamo all’Imu, con il fatto che non si paga più la tassa sull’abitazione principale, incassiamo quella sui fabbricati produttivi ma in gran parte va allo Stato". L’addizionale Irpef è calmierata con la riforma fiscale governativa e sui redditi medi è diminuita.

C’è la grande e immensa partita della Tari, la scadenza ad oggi è al 31 maggio. "Obiettivo? Noi non vogliamo aumentare, salvo scherzetti di Arera".

Ad aiutare i livornesi nei pagamenti c’è la rateizzazione: "L’anno scorso, consapevoli del momento di difficoltà e del fatto che il dato sulla riscossione è buono, abbiamo presentato una modifica al regolamento delle entrate per alleggerire le rateizzazioni, e consentire tempi sempre più lunghi. La situazione di cassa che ce lo permette e quindi si cerca sempre di capire certe situazioni". La Ferroni mette le mani avanti: "Non è detto che chi non paga lo faccia volutamente. Ci sono famiglie e aziende in difficoltà e per questo c’è la possibilità di accedere alla rateizzazione. Sotto i 10mila euro basta un’istanza per poter avere piani di rientro che permettano di rientrare dalla situazione di morosità".

Poi ci sono gli evasori, quelli veri che approfittano magari della crisi generale, per evitare di pagate le bollette. "C’è un forte impulso all’informatizzazione delle procedure – dice la Ferroni – l’accertamento degli importi non pagati è iper veloce. Si parla dell’anno precedente rispetto a quello in corso e siamo efficienti. C’è un team che lavora sull’evasione, sia internamente sia con Ica, attuale gestore servizi informatici connessi ai tributi. La convenzione con Ica scade il 17 maggio e anzichè fare nuova gara pensiamo a internalizzare il servizio con Esteem, società in house del Comune".