Tenerini: "La sanità toscana ha bisogno di essere riformata Liste di attesa infinite"

"La sanità pubblica ha urgente bisogno di essere riorganizzata secondo due principi cardine: competenza e professionalità" dichiara Chiara Tenerini Candidata per il centrodestra al collegio uninominale per la provincia di Livorno.

"Il servizio sanitario nazionale fortemente minato da anni di scelte antieconomiche e incompetenza gestionale, è ormai al collasso finanziario e organizzativo. Continua a reggersi in piedi solo grazie alla grande professionalità e al profondo senso del dovere di medici, infermieri e tutto il personale sanitario". Le liste di attesa per visite e interventi, sono ormai infinite e inaccettabili, con profonde differenze tra le Regioni. "Spesso siamo costretti a spostarci in altre Regioni più virtuose – denuncia la Perini – per ricevere cure tempestive. I medici e il personale sanitario degli ospedali, sottoposti a sacrifici sempre più gravosi e divenuti insostenibili con la pandemia, sono esasperati dalla pressione sulle strutture sanitarie. I medici di famiglia, oramai troppo pochi, sono sovraccarichi di lavoro, per non poi contare gli innumerevoli sprechi.

Problemi enormi e di non facile soluzione a livello centrale perché gran parte delle responsabilità in materia sanitaria sono in mano alle Regioni. Il nuovo Governo, all’interno del suo potere di coordinamento nazionale e per attuare concretamente il diritto alla salute ex art 32 della Costituzione, dovrà intervenire per garantire realmente il diritto alle cure, con eguali livelli necessari di assistenza su tutto il territorio nazionale".

Suggesrisce che "a livello locale si dovranno incrementare le eccellenze per le cure salvavita negli ospedali periferici, per rendere efficienti ed efficaci i cosiddetti livelli intermedi di cure, favorendo anche la nascita di centri specialistici di first-aid e luoghi per le terapie di malattie croniche e riabilitative che, per quanto riguarda la nostra costa tirrenica, sono gli ospedali di Cecina, Piombino e dell’ Elba. Inserire nuovi medici di base, riorganizzando e potenziando l’assistenza anche da remoto, per non sovraccaricare inutilmente le strutture".