Termovalorizzatore: il vescovo spacca la città

Sui social molti commenti all’intervista che monsignor Giusti ha rilasciato a "La Nazione"

Monsignor Simone Giusti

Monsignor Simone Giusti

Livorno, 28 dicembre 2022 - Sulla pagina Facebook de "Il Telegrafo" in molti hanno commentato l’intervista che ha rilasciato a "La Nazione" il vescovo di Livorno, monsignor Simone Giusti, sulle opportunità legate alla gestione dei rifiuti attraverso impianti moderni, come i termovalorizzatori di ultima generazione, che a suo parare potrebbe creare posti di lavoro a Livorno dove "i disoccupati – ha detto Giusti – sono migliaia".

Silvano commenta: "Perché non modernizzare quello già esistente?". Anna la pensa diversamente: "Bene il contributo del vescovo alla realizzazione di impianti efficienti per lo smaltimento dei rifiuti non riciclabili, che contrasta un ambientalismo incosciente che dice non a prescindere". Sempre Anna "Avere rifiuti zero è soltanto uno slogan e lo sa benissimo anche chi se ne riempie la bocca. Se non li smaltiamo in loco, devono essere trasportati altrove con impatto ambientale peggiore".

Daniele focalizza invece la questione delle ricadute della produzione di energia dai rifiuti: "Riuscire a usare i rifiuti per produrre energia a impatto zero è realtà, il problema è un altro. I benefici dovrebbero andare alla collettività con l’abolizione della Tari, la riduzione delle bollette di gas e corrente elettrica, utili parzialmente investiti in strutture sportive, ricreative e altro. Tutto questo servirebbe a convincere la maggioranza della bontà della cosa e darebbe opportunità di lavoro ai giovani che altrimenti sarebbero costretti ad andarsene da Livorno".

Niccolò taglia corto: "Il vescovo pensasse alla Chiesa. La politica lasciamola a chi deve farla".