Livorno, 19 agosto 2023 - Per la seconda volta si ripete l’iniziativa “Bevi Vivi responsabilmente” messa in piedi dalle Misericordie unite di Livorno, Antignano e Montenero, con il Patrocinio del Comune, per sensibilizzare i giovani contro l’uso e abuso di alcol. Sabato 19 agosto, dalle 21 fino alle 2 previsto nuovamente l'allestimento di un gazebo come presidio informativo ‘di primo contatto’ con una ventina di volontari della Misericordia di Montenero, nei pressi del Largo Cristian Bartoli (parcheggio rotonda di Ardenza), nelle vicinanze dei ristoratori ambulanti "Ale" e "il pinguino". Luoghi questi ad oggi, veri e propri punti di ritrovo di centinaia e centinaia di adolescenti che si riuniscono fino a tarda notte, specie nel fine settimana. A volontari spetterà la consegna di materiale illustrativo relativo alla tematica trattata e sempre loro accompagneranno i ragazzi con «percorsi con birilli che i ragazzi intervenuti potranno effettuare muniti di visori a realtà aumentata, così da simulare uno stato psico-fisico, nonché emotivo, successivo all'(ab)uso di sostanze alcoliche o psicotrope», spiegano gli organizzatori.
Quella di sabato 12 agosto di fatto è stato la prima delle quattro serate della campagna. In quella circostanza, hanno partecipato oltre centotrenta ragazzi, per lo più minorenni. Oltre 60 gli alcol test distribuiti dai volontari presenti alla prima serata, poiché richiesti dai partecipanti. Quanto al loro esito non è dato sapere, per ovvie questioni di privacy. «Una iniziativa utilissima, non ce lo aspettavamo». «Molto istruttiva, oltre che importante». E ancora: «Non pensavamo possibile un così intenso il senso di sbandamento e disorientamento causato dall’alcol». Questi solo alcuni dei commenti dei ragazzi minorenni prestati alle attività e rivolti sia ai loro coetanei che ai volontari durante la serata del 12 agosto. Elena Del Corso, Governatore della Misericordia di Montenero - sede, tra l’altro, da cui è partito l’appello alla mobilitazione accolto poi dalle sedi di via Verdi e Antignano -, raggiunta da Il Telegrafo ha dichiarato: «Da genitore, da madre, l’abuso di alcol nei giovani è oggi un problema devastante. La cosa bella è che l’idea è nata in casa, dai nostri giovani volontari, per ovvi motivi sensibili alla causa e profondamente toccati e scossi dai troppi incidenti stradali con giovani alla guida causati dall’eccessivo consumo di alcolici. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la morte del 17enne Luca Filippi di un mese fa. Dopo il fatto, i nostri ragazzi si sono riuniti e hanno detto: “Dobbiamo fare qualcosa”. In meno di 10 giorni abbiamo messo in piedi il progetto». Del Corso ha poi espresso la volontà di «migliorare e riproporre» il progetto in altri punti della città, più avanti e nei prossimi mesi, che siano locali, ristoranti di modo da «avere una postazione di riferimento per i giovani».