Paramedici abilitati al soccorso avanzato: il nuovo modello per l’emergenza-urgenza

Livorno, vertice sulla sanità: la Regione punta sugli infermieri. L’assessore Bezzini: "Risorse scarse, serve una nuova organizzazione"

Unità mobile di pronto soccorso

Unità mobile di pronto soccorso

Livorno, 2 febbraio 2023 - Il servizio di emergenza e urgenza di guardia medica cambiano pelle, o meglio saranno riorganizzati secondo le intenzioni della Regione Toscana per valorizzare le figure professionali degli infermieri chiamati così a un ruolo più attivo e diretto, per dare manforte ai medici in prima linea sempre meno numerosi e oberati. Perché la coperta è corta e se usata come si è fatto finora si rischia di lasciare qualcuno allo scoperto.

Questo è il messaggio che ha fatto passare ieri l’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini che intervenendo all’assise per la Usl Toscana Nord Ovest (dal titolo ’Le riforme regionali: continuità assistenziale, emergenza urgenza e riorganizzazione delle reti integrate’), nell’auditorium della Fondazione Lem a Livorno, ha detto chiaro e tondo che "per l’emergenza urgenza e la continuità assistenziale a breve avremo scarsità di personale. Perciò non possiamo continuare a usare modelli organizzativi vecchi. Altro obiettivo: uniformare questi servizi per tamponare la carenza di personale difficilmente reperibile".

La dottoressa Maria Letizia Casani, direttrice generale dell’Azienda Usl Toscana Nord Oveste, è stata ancora più chiara: "L’emergenza Covid ha messo in luce le carenze di personale sanitario che impongono ora di cambiare subito i modelli operativi non più sostenibili, facendo leva sugli infermieri da utilizzare in modo tale da lasciare le mani libere ai medici per le situazioni più complesse". Ha sottolineato: "Non porterà a nulla il muro contro muro. Per questo motivo ci stiamo adoperando per garantire un ampio percorso partecipativo nel quale nessuno sarà lasciato indietro. A cominciare da questo incontro a Livorno nel quale iniziamo il confronto dall’Azienda Usl Toscana Nord Ovest, aperto anche alla categoria dei merdici, infermieri, associazioni, volontariato e istituzioni locali".

Insomma, il punto di forza nella riorganizzazione dell’emergenza urgenza "sarà la valorizzazine dell’ autonomia operativa degli infermieri, che permetterà all’infermiere stesso di poter fornire un soccorso avanzato", ha precisato Casani, la quale ha aggiunto che "occorre poi garantire l’assistenza primaria dove scarseggia (zone interne), perciò potremo dare incarchi temporanei di medicina generale ai medici della continuità assistenziale".

Il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, ha dichiarato: "Noi abbiamo un obiettivo, cioè fare in modo che un bambino che nasce nel più piccolo e lontano Comune, faccio l’esempio di Zeri, che ricade nella Azienda Usl Nord Ovest, abbia gli stessi diritti di un bambino che nasce a Pisa o a Livorno".  Monica Dolciotti