Traffico mercantile, nuovo regolamento in porto

Presto l'ordinanza per l'ingresso, la manovra e l'uscita delle grandi navi portacointainer

La presentazione del nuovo regolamento

La presentazione del nuovo regolamento

Livorno, 13 febbraio 2018 - Mantenere e consolidare le linee di traffico mercantile delle grandi navi, coniugando sicurezza, crescita, competitività, sviluppo e capacità di attrazione del porto. Questi i principali obiettivi della nuova regolamentazione portuale illustrata oggi dall’Ammiraglio Giuseppe Tarzia, direttore marittimo della Toscana e comandante della Capitaneria di porto di Livorno.

Davanti ai giornalisti delle più importanti testate locali e regionali e alle numerose autorità invitate per l’occasione, insieme ai maggiori rappresentanti del cluster marittimo e delle categorie produttive, l’ammiraglio ha presentato le novità che saranno oggetto di un’ordinanza che detta le nuove condizioni per l’ingresso, l’uscita e la manovra delle grandi navi portacontainer e car carrier in Darsena Toscana e nel Canale Industriale.

In particolare, dopo un periodo di attenta sperimentazione, cominciata lo scorso anno con l’ingresso in porto delle grosse navi portacontainer, e un lavoro di squadra che si è espresso anche attraverso riunioni a un tavolo permanente coordinato dalla Capitaneria di porto livornese, sono stati determinati i parametri che definiscono limiti e prescrizioni di movimentazione delle unità navali. Condizioni che è stato possibile “alleggerire” grazie ai lavori di dragaggio dell’imboccatura sud che hanno portato il fondale a meno 15 metri e del canale di accesso alla Darsena toscana a meno 13 metri e per un’ampiezza fino a 90 metri. Fattori che consentono una maggiore tolleranza sull’incidenza del vento e un diverso, più contenuto uso dei rimorchiatori.

La disposizione della Capitaneria, che sarà emanata a breve, dopo il definitivo completamento degli interventi infrastrutturali disposti dall’Autorità di Sistema Portuale del mar Tirreno settentrionale, è destinata quindi ad avere importanti e positive ricadute sul traffico marittimo del porto di Livorno e conseguentemente sull’economia locale e sull’occupazione.