"Trasporto pazienti, sempre meno autorizzazioni"

Il direttore di Svs Cantini "Se i medici di famiglia non fanno la ricetta la gente deve arrangiarsi"

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"Da tempo stiamo assistendo ad una maggiore rigidità nelle autorizzazioni rilasciate dai medici di famiglia per il trasporto gratuito con mezzi attrezzati (in convenzione tra associazioni di volontariato e servizio sanitario pubblico) di soggetti, o pazienti con difficoltà a deambulare. Tale trasporto è richiesto dai pazienti dalle loro famiglie per raggiungere ospedale, o distretti sanitari, per visite e altre prestazioni. La Regione ha dato indicazioni riduttive selezionando le prestazioni". Risponde Francesco Cantini, direttore della Svs, alla nostra richiesta di spiegazioni sul ’giro di vite’ imposto dalla Regione (alias Usl Toscana Nord Ovest) sui servizi di trasporto gratuito con mezzi attrezzati.

"Per le riabilitazioni – prosegue Cantini – vengono prescritte le prime 5 sedute con il trasporto. Se ci sono miglioramenti, il paziente si dovrà arrangiare". Conferma Cantini poi che "se il medico non fa la ricetta per il trasporto attrezzato, ai cittadini non resta che rivolgersi alle Associazioni di volontariato come Svs. Noi siamo ente di terzo settore e chiediamo solo un’offerta (che molti non danno). Ma le ricadute alla fine sono sui nostri bilanci".