Tutti uniti nel segno di ‘Pippo’

Le iniziative per gli adolescenti. In memoria dello sfortunato 18enne Filippo Arpesani, morto in un incidente stradale a settembre

La foto di gruppo alla presentazione dell'associazione

La foto di gruppo alla presentazione dell'associazione

Livorno, 13 aprile 2019 - Trovare dei sogni, materializzarli e renderli possibili, questo è lo scopo dell’associazione sportiva dilettantistica ‘Rosso come Pippo’, costituita il 10 gennaio in memoria di Filippo Arpesani, il ragazzo che perse la vita in un tragico incidente stradale l’11 settembre del 2018 a Livorno, lasciando cari, parenti e sogni a 18 anni di età. Presenti alla conferenza stampa di ieri mattina allo Chalet della Rotonda di Antignano, i genitori di Filippo, Giorgio Arpesani e Francesca Caraffa, il fratello Camillo, gli amici di una vita e l’intera classe scolastica con il quale ‘Pippo’ sedeva tutti i giorni tra i banchi di scuola.

Per l’occasione, è stata lanciata la fondazione e oltre al libro realizzato in collaborazione con la Ctl editore con il prezioso aiuto di Dino Bozzi, sono stati presentati anche i prossimi eventi. «Oggi, nella nostra area, alle 18 presenteremo alla città il libro e faremo un mercatino con dei gadget, – ha spiegato Giorgio Arpesani – Tutto il ricavato sarà devoluto per la nostra causa. Renderemo pubblici i nostri bilanci giustificando ogni entrata e uscita. Lo scopo della fondazione è quello di aiutare gli adolescenti a capire quale sia la propria strada, ad avere uno scopo nella vita e conquistarlo. Vogliamo porvare a far acquisire la consapevolezza che, impegnandosi a fondo, mettendoci l’anima, il sogno può diventare realtà. 

Facciamo tutto per questi ragazzi, molti di loro hanno sofferto parecchio per la scomparsa di Filippo, vederli tutti qui e contribuire per questa causa, mi rende orgoglioso e mi emoziona. Dico sempre che l’importante sono i ragazzi. Ringrazio anche Eleonora e Francesco che hanno svolto un incredibile lavoro sulla parte grafica». A prendere il microfono, è stato anche uno degli amici storici di Filippo, Simone Aquilini, portavoce della fondazione. «Eravamo certamente sconvolti – dice il ragazzo, sicuro di se mentre parla davanti alla platea –. Filippo era l’ultimo a lasciarti da solo, il primo a tenderti una mano. Organizziamo eventi annuali per la produzione allo sport e la socializzazione, sempre nel segno del lavoro di squadra». Inoltre, ieri è partito il torneo di calcio a 5 alla scuola ‘Cecioni’, realizzato proprio dalla fondazione ‘Rosso come Pippo’.

Lo.Mu.