Ha ucciso il padre: l'udienza per la convalida dell’arresto

In tribunale a Livorno c'è Francesco Biagi, che sabato mattina ha accoltellato a morte il genitore a Venturina

Livorno, 22 marzo 2021 - L’esito sembra scontato, ma oggi si attende l’udienza di convalida dell’arresto di Francesco Biagi, il giovane che sabato mattina ha ucciso il padre Stefano a Venturina Terme con una coltellata all’emitorace destro.

Il ragazzo, 27 anni, si trova nel carcere livornese delle Sughere. Ai carabinieri che sono intervenuti nell’appartamento di via Udine a Venturina non ha opposto resistenza e neppure ha cercato di fuggire. Sembra che non si sia reso conto pienamente del suo gesto. Il fatto è avvenuto nel salotto di casa a Venturina Terme. La madre Caterina, insegnante, che si trovava in un’altra stanza, ha solo potuto dare l’allarme al 118, ma purtroppo l’emorragia e le lesioni interne sono state fatali per il marito.

 Il giovane era in cura per problemi psichiatrici e già un anno fa aveva tentato di aggredire il padre. Per questo la famiglia aveva cercato di aiutare il ragazzo e si era rivolta ai servizi Asl. Il giovane era seguito dai medici, ma evidentemente non era stata percepita del tutto la situazione di rischio per i familiari e del resto non sempre è possibile avere queste certezze. Anche perché Francesco, sul versante degli studi, aveva ottenuto ottimi risultati: laureato in biologia e ricercatore al Cnr di Pisa. Quindi una situazione difficile da decifrare, una persona per molti versi intelligente e capace e per altri con alcuni problemi da risolvere.

Intanto l’indagine coordinata dal pn Massimo Mannucci va avanti: i carabinieri intervenuti sul posto e la scientifica hanno sequestrato il coltello lungo circa 20 centimetri utilizzato per sferrare il colpo mortale, sono state raccolte le testimonianze della madre e altri elementi. Ci sarà presto anche l’autopsia sul corpo della vittima, per verificare se la ferita sia una sola come appare da un primo esame superficiale, oppure se ci sono state altre lesioni.

Stefano Biagi, 64 anni, era un dirigente della Magona, l’azienda di Piombino che produce laminati piani zincati e verniciati. Sabato mattina sembra che ci sia stato un banale diverbio con il figlio che non ha saputo spiegare il motivo del suo gesto, se non con un vago ’volevo dormire’, come se avesse deciso di impugnare un coltello e ferire il padre solo perché era stato svegliato dai rumori in casa. Ma questo sarà approfondito dagli inquirenti.

Luca Filippi