Ha ucciso il padre, arresto convalidato: Francesco resta in carcere

Omicidio di Venturina, l’avvocato Moschini ha chiesto la perizia psichiatrica. Oggi il conferimento dell’autopsia sul corpo del genitore del ragazzo

Venturina Terme (Livorno), 24 marzo 2021 - Convalidato l’arresto di Francesco Biagi, il giovane che sabato ha ucciso il padre Stefano di 64 anni con una coltellata al torace.

Ieri mattina il faccia a faccia con il gip Antonio Del Forno. Francesco Biagi ha risposto alle domande del magistrato confermando quello che era emerso già: ovvero un litigio per futili motivi. La scintilla che ha fatto esplodere la violenza sarebbe stato, secondo quanto ha riferito Francesco, il rumore o i rumori in casa al mattino che gli impedivano di dormire.

"Volevo dormire" aveva detto alla madre Caterina che si era precipitata nel salotto dopo aver sentito l’urlo disperato del marito. Le stesse parole riferite ieri mattina durante la convalida alla presenza del legale difensore Alberto Moschini di Venturina Terme. Una motivazione chiaramente sproporzionata rispetto alla gravità dell’atto compiuto dal giovane, che non può essere compresa, se non tenendo conto che Francesco da oltre un anno era in cura ai servizi Asl per problemi psichiatrici. Un ragazzo capace nello studio (laureato in biologia e ricercatore con un master al Cnr di Pisa), ma che soffriva di una profonda instabilità. C’era già stato in passato un tentativo di aggressione al padre, la famiglia aveva cercato di aiutare Francesco con i medici, ma probabilmente non era stato possibile capire o non si era ben compresa la portata della situazione.

L’avvocato Moschini, durante la convalida dell’arresto ha chiesto la perizia psichiatrica per Francesco Biagi e non è escluso che lo stesso pubblico ministero Massimo Mannucci possa prevedere autonomamente questo esame nell’ambito delle indagini. Su questo fronte oggi ci sarà il conferimento dell’autopsia per avere la conferma della causa della morte di Stefano Biagi che, ad un primo esame estermo sembra stata essere determinata da un solo colpo di coltello. L’arma del delitto, un grosso coltello in acciaio inox con una lama di circa 20 centimetri, è stato sequestrato sabato mattina dai carabinieri intervenuti nell’appartamento di via Udine a Venturina Terme.

Gli elementi utili per le indagini, sono stati in massima parte già acquisiti e una volta avuti anche i risultati dell’autopsia, si potrà procedere abbastanza rapidamente alla chiusura delle indagini. Intanto Francesco Biagi, 27 anni, resta in carcere a Livorno in isolamento e osservato per evitare eventuali atti autolesionistici. Per ora si ciba regolarmente e non mostra particolari segni di tensione nell’ambiente in cui vive. Per un suo eventuale spostamento in una struttura protetta servirà una perizia psichiatrica. Intanto, se oggi verrà assegnato l’incarico dell’autopsia, l’esame potrebbe essere eseguito in tempi brevi e già stasera o domani ci dovrebbe essere il nulla osta per i funerali di Stefano Biagi, che lavorava alla Magona di Piombino come dirigente.

L. F.