Ucraina, già più di mille i profughi

Livorno, l’accoglienza in città e in provincia. Una rete spontanea di solidarietà e il ruolo delle istituzioni

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La solidarietà per il popolo ucraino è scattata in modo spontaneo con raccolte di aiuti in tutti i centri della nostra provincia. Ma ora, che stanno arrivando le persone in fuga dalla guerra, serve anche un’organizzazione più strutturata, istituzionale, per gestire anche i controlli covid e per i documenti. Per ora non si registrano situazioni di emergenza anche se sono già 1.054, dato aggiornato dalla questura di Livorno a ieri, i profughi di guerra ucraini, in prevalenza donne e bambini, arrivati negli ultimi 15 giorni. Ai quali se ne aggiungono probabilmente altri ancora de registrare: molte persone hanno dovuto lasciare le proprie case sotto le bombe e a malapena hanno portato i documenti, hanno viaggiato con mezzi propri o di fortuna e in Italia hanno trovato una prima sistenazione (nel 90% dei casi) da parenti e conoscenti già presenti sul territorio.

La comunità ucraina a Livorno e provincia conta 2.500 persone ed è la seconda comunità straniera dopo quella albanese. Il resto viene sistemato nei luoghi di accoglienza individuati e predisposti dalla Prefettura. Uno di questi centrri è a Piombino all’hotel Phalesia. Gli arrivi comunque non sono destinari a rallentare. Come spiega il dirigente dell’ufficio immigrazione della questura di Livorno, Claudio Cappelli, si tratta di un flusso giornaliero importante. Viene rilesciato un peresso temporaneo di un anno e vengono garantiti anche un pronto inserimento scolastico e un’assistenza sanitaria che prevede tra l’altro tampone Covid e la vaccinazione antiCovid. In provincia i Comuni si stanno organizzando come spiegano gli assessori di Cecina Sabrina Giannini e il vicesindaco di Bibbona Enzo Mobilia. "A cecina abbiamo già attivato la distribuzione dei pacchi alimentari alle famiglie dei profughi che ne fanno richiesta – dice Sabrina Giannini – grazie al banco alimentare e alle associazioni, agiamo anche per chi resta in patria, i volontari stanno caricando il terzo tir di aiuti per l’Ucraina". Solidarietà anche a Bibbona e a Donoratico, in val di Cornia e all’Elba. E non c’è solo il cibo. A Piombino. Al Caffè Letterario La Cittadella le associazioni Misericordia, Croce Rossa, Pubblica Assistenza e Assaggialibri hanno organizzato giochi e attività per i più piccoli: un pomeriggio di svago per cercare di dimenticare per qualche momento il dramma della guerra che ha costretto milioni di persone ad abbandonare le proprie case e cercare rifugio altrove. "La città di Piombino – commenta il sindaco Francesco Ferrari – è felice di dare il proprio contributo in questo momento doloroso ed è grata a queste associazioni che contribuiscono a diffondere i valori della pace e della fratellanza". A Cecina è stato conferito un riconoscimento onorario del Comune a Luca Costagli uno dei principali animatori dei volontari per l’Ucraina "grazie a tutti – dice Luca – ma il vero ringraziamento va a mio padre e a mia madre per i valori che mi hanno trasmesso, a mio fratello Michele Costagli il quale ha partecipato attivamente ed in prima linea soprattutto in piena pandemia,ai miei colleghi collaboratori , a mia moglie Yaroslava Lutsyk, mio cognato Yuriy Shcherbach ed a tutta la famiglia per l’attiva partecipazione a sostegno del popolo ucraino. Grazie a Samuele Lippi, Sabrina Giannini, Meri Pacchini, Domenico Mimmo Di Pietro ed alI’intera amministrazione comunale".

Luca Filippi