Una tegola da un milione di euro è piovuta sul Comitato no alla discarica del Limoncino. La conferma arriva dal portavoce Marco Mazzoncini. Alcuni cittadini tra i più attivi del Comitato hanno ricevuta la brutta notizia. "La citazione per danni dai legali della società Livrea per un un totale di 1 milione di euro, di cui circa 106mila euro di danni morali e di immagine. La notifica è arrivata a 9 di noi su quaranta appartenenti al Comitato. Abbiamo informato il nostro legale. Siamo stati citati in Tribuna per fine settembre". La richiesta di danni è rivendicato dalla società Livrea, che gestisce la discarica, perché l’azione di protesta del Comitato avrebbe di fatto impedito l’operatività dell’impianto, dunque l’arrivo dei camion carichi di rifiuti da conferire nell’unica vasca al momento autorizzata. "Intanto abbiamo impedito il transito ad altri due camion - aggiunge Mazzoncini - tra giovedì e venerdì. Anche questa notte (ieri notte, ndr) saremo al presidio". Ha dato la sua disponibilità a coprire un turno anche Stella Sorgente dei Cinque Stelle. Dall’8 marzo infatti il Comitato lascia aperto il presidio anche la notte. E per oggi, sperando in un clima meno rigido, sarà organizzato l’ennesimo pranzo al sacco in via del Limoncino con assemblea aperta. Potete a Popolo Livorno interviene con durezza su questa vicenda, tirando in ballo "il Sindaco e il Questore che continuino a non affrontare questa disputa, nonostante gli evidenti rischi per l’ordine pubblico. Questo a fronte anche di una sentenza che parla chiaro e cioè quella del giudice Urgese, la numero 790 del 17 luglio 2013, che sancisce il diritto degli attori frontisti di regolamentare l’accesso e il transito in via del Limoncino e inibisce ai mezzi delle società convenute (del gruppo Bellarba, ndr) di transitare su detta strada". Si domanda Potere al Popolo: "Perché il sindaco Luca Salvetti, dopo alcuni episodi ad alta tensione in via del Limoncino, non applica l’articolo 54 del Tuel che al comma 4 gli dà i poteri di prendere provvedimenti urgenti per prevenire pericoli che minaccino la sicurezza urbana e a tutela dell’integrità fisica della popolazione?".
Monica Dolciotti