"Una manovra contro Baldassarri"

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"Sono l’unico segretario fondatore del Partito Democratico a Piombino che non lo abbia lasciato per approdare in altri partiti o che abbia di fatto cessato la propria attività politica. In virtù di questa responsabilità, non posso esimermi dall’intervenire sulla vicenda delle dimissioni del Segretario dell’Unione Comunale Andrea Baldassarri". Così Marco Macchioni (foto), che invita i componenti della direzione, iscritti, elettori del Pd a far sentire la propria voce "in difesa di Baldassarri, il partito ha bisogno di persone come lui e non di persone che sanno solamente distruggere".

"Le dimissioni arrivano dopo mesi e mesi di logoramento, attacchi sui social - evidenzia Macchioni - a Baldassarri vengono lanciate accuse per lo più riconducibili ad opinioni, non a fatti concreti. La verità è che volevano imporre la loro visione e Andrea, giustamente, è sempre rimasto fedele al mandato ottenuto. Sul tema del rigassificatore poi emergono tutte le inesattezze. Accusano Baldassarri di aver preso parte (per la verità c’ero anch’io) alla manifestazione contro il rigassificatore, considerandolo come un vero e proprio atto di blasfemia politica, arrivando ad accusarlo perché vi erano cartelli contro il Governo e la Regione. Questo avveniva anche per le manifestazioni a difesa della fabbrica, e poi come mai non si contesta la stessa cosa al sindaco di Campiglia e a quello di Follonica, entrambi del Pd. Lo si accusa di essere il responsabile della perdita di consensi elettorali a causa della sua presa di posizione contro il rigassificatore. Peccato che l’emorragia di voti il Pd l’ha avuta dove i segretari si sono espressi a favore, Cotone e Riotorto. E’ vero invece che Baldassarri stava pian piano ristabilendo un contatto con la città. Quel che è inconfutabile è che tutti i componenti piombinesi della segreteria di Simone De Rosas con esclusione di Francesco Ghizzani, sono firmatari del documento di sfiducia. E’ arduo ipotizzare che tutte queste persone si siano mosse senza la copertura politica del De Rosas. Se lui è contrario però, lo dichiari pubblicamente e li sostituisca. Se questo non avviene è palese che è lui il burattinaio e che siamo davanti ad una manovra di palazzo (segreteria) per togliere di mezzo una persona scomoda che incominciava a raccogliere consensi e distante dalla visione politica di Bonaccini, Giani e Bonafè".