«Uno ganzo, tenace e dal cuore grande». Strazio e lacrime alla Nuoto Livorno

Chiuse per lutto Pasticceria Labronica e Chalet della Rotonda

Il cartello ‘Chiuso per lutto’ affisso alla pasticceria di famiglia

Il cartello ‘Chiuso per lutto’ affisso alla pasticceria di famiglia

Livorno, 12 settembre 2018 - «Un incidente, su una strada, la Provinciale delle Sorgenti che va verso Nugola, si è portato via Filippo. Con tutti i suoi sogni ed i suoi progetti, con tutta la sua bellezza e la sua intelligenza. E ti accorgi che la vita davvero è di una crudeltà inaudita». Lo ha scritto sulla pagina facebook della società Nuoto Livorno, il presidente, Carlo Chelli. Aveva un rapporto speciale con Filippo Arpesani che giocava a pallanuoto. «Filippo era ganzo. Filippo era introverso. Filippo era tenace. Filippo era educato e rispettoso. Filippo aveva un cuore grande – ha sottolineato ancora Carlo – Me ne accorsi personalmente quando stava in vasca, a dare una mano agli allenatori, ad insegnare ai nostri bimbi più piccoli. Era attento, preciso ed appassionato. Gli dissi un giorno incrociandolo sul piano vasca, che poteva diventare un buon allenatore. Mi guardò un po’ perplesso, poi mi chiese perché. E io gli risposti perché si preoccupava dei ragazzi, che aveva preso a cuore. E loro lo ascoltavano. Filippo, ti porteremo sempre con noi Filippo, sempre, nei nostri cuori».

Anche Gianni Giannone, delegato del Coni provinciale, esprime il suo «cordoglio per la scomparsa prematura di Filippo». Marco Lazzerini, leggendo la notizia della morte di Filippo sempre sulla pagine facebook di Nuoto Livorno, lo ricorda così: «Mi torna in mente quella partita in cui l’ultima azione la fece da attaccante....e segnò! Ricordo, come fosse adesso, la sua gioia irrefrenabile e quella di tutta la squadra che voleva farlo segnare e ci riuscì. Ciao Pippo, continua a tifare per i tuoi amici, che sicuramente non si dimenticheranno mai di te». Romana Santoni, ancora sulla sulla pagina facebook di Nuoto Livorno, commenta addolorata: «Non si può morire così.... anche io ho due ragazzi. Conosco la famiglia di Filippo, e comprendo il suo dolore tremendo, che mi colpisce». E i compagni di squadra di Filippo ieri, nonostante il dolore per la sua perdita, si sono allenati pensando a lui.

E mano a mano che in città e a Nugola si diffondeva la tragica notizia, arrivavano altri messaggi di cordoglio per la morte di Filippo. La tragica notizia è piovuta nel cuore nella notte tra lunedì e martedì, in casa di Giorgio Arpesani, il babbo di Filippo, e di Francesca Garaffa, la mamma. Con loro c’era anche il fratello maggiore, Camillo, di 25 anni. A informarli, in quel brusco risveglio, sono stati i carabinieri della stazione di Collesalvetti. Un colpo al cuore, imprevisto, ingiusto e inaccettabile. Tanto più ora che gli Arpesani, guardavano al futuro con rinnovato entusiasmo e slancio, dopo l’avvio di una nuova attività allo Chalet della Rotonda, preso in gestione con la famiglia Cristiani. Entrambe le famiglie, unite anche da legami di parentela, sono molto conosciute in città: la prima perché gestisce la Pasticceria Labronica in via Provinciale Pisana, la seconda per l’omonima pasticceria in via di Salviano. Così ieri le loro saracinesche si sono abbassate per lutto. Anche lo Chalet della Rotonda infatti è rimasto chiuso.