"Usati a fini personali i soldi dati per nostro figlio"

Allegri contro l’ex moglie, rinviata la sentenza del processo. Tra le spese contestate (si parla di 200 mila euro) l’acquisto di una casa a Livorno

È prevista per il 1° dicembre al tribunale di Torino la sentenza del processo che vede Claudia Ughi, l’ex compagna dell’allenatore livornese della Juventus, Massimiliano Allegri (foto), accusata di appropriazione indebita e violazione degli obblighi familiari. Ieri mattina al Tribunale di Torino hanno parlato i legali della donna, l’avvocato Davide Steccanella e l’avvocato Paolo Davico Bonino. Claudia Ughi ha respinto le accuse formulate nei suoi confronti dal pubblico ministero Davide Pretti. A querelare l’ex compagna era stato lo stesso tecnico dei bianconeri, assistito dall’avvocato Pietro Nacci Manara, che l’aveva accusata di aver utilizzato i soldi del mantenimento del figlio di 11 anni per sé e per pagare le rette universitarie della figlia maggiore, avuta da una relazione precedente. L’inchiesta era stata condotta dalla guardia di finanza, che aveva calcolato in oltre 200mila euro le spese indebite, su 600mila euro percepiti dalla donna nel peruiodo preso in esame. Secondo quanto stabilito in un accordo nel 2017 al momento della separazione, Massimiliano Allegri doveva versare ogni mese diecimila euro a favore del figlio, che continuava a vivere con la mamma. Tra le spese contestate, dal 2019 al 2021, ci sono un investimento finanziario e l’acquisto di una casa a Livorno durante il periodo del lockdown. Era stata una storia d’amore durata 13 anni tra l’allenatore Massimiliano Allegri e l’ex compagna Claudia Ughi, psicologa. Ma da oltre un anno la loro relazione viene raccontata nelle aule di giustizia: Allegri nel 2021 ha infatti querelato la ex per appropriazione indebita e il primo dicembre è attesa la sentenza.