Vaccini obbligatori, sale la protesta: "Chiediamo un consiglio comunale aperto"

Cecina: oltre 150 genitori cecinesi sono seriamente preoccupati per le conseguenze che si genereranno una volta attuato il Decreto Lorenzin e chiedono al sindaco di chiarire le azioni che l’amministrazione intende mettere in campo

Alcuni dei genitori che a maggio si recarono in Comune per affrontare il tema-vaccini

Alcuni dei genitori che a maggio si recarono in Comune per affrontare il tema-vaccini

Cecina (Livorno), 29 agosto 2017 - Una mobilitazione contro il Decreto Legge che obbliga i bambini che frequentano le scuole a sottoporsi ai dieci vaccini pediatrici previsti dal nuovo piano varato dal Ministro alla Salute, Beatrice Lorenzin. Prosegue l’attività promossa dal Comitato Salute Pubblica Val di Cecina per avviare un confronto aperto con l’amministrazione comunale in modo da condividere istanze e preoccupazioni relativamente a quello che oltre duecento famiglie cecinesi hanno definito senza mezze parole come “un provvedimento anticostituzionale”. Genitori per nulla convinti dalle nuove disposizioni e intenzionati a non sottostare a questa legge che ritengono sbagliata. Un gruppo numeroso – i referenti del Comitato lo quantificano in oltre 150 residenti – che durante  l’estate ha partecipato ad uno sportello informativo gratuito che si è tenuto ogni mercoledì. Con il prossimo appuntamento che si terrà il 30 agosto dalle 18.30 all’auditorium di via Verdi alla presenza dell’avvocatessa Alessia Panichi.

“Nei giorni scorsi – si legge in una nota stampa divulgata dal Comitato Salute Pubblica – è stata siglata un’intesa tra Asl, Anci e Ufficio scolastico regionale secondo cui non sarà necessario da parte dei genitori presentare alcuna autocertificazione, ma saranno le scuole a trasmettere gli elenchi degli iscritti alle Asl, che verificheranno la situazione vaccinale di ogni bambino. Ciò che si intuisce però è che in quei casi in cui i genitori abbiano scelto di non vaccinare i propri figli, i bambini tra 0 e 6 anni rischiano di essere espulsi dalla scuola, mentre quelli delle elementari, medie e superiori rischiano di subire un trattamento discriminatorio. Inoltre i genitori saranno multati anche se non è ancora del tutto chiaro in che misura".

"Alla luce di ciò - concludono gli attivisti del Comitato Salute Pubblica - chiediamo al sindaco Samuele Lippi di farsi carico di promuovere un consiglio comunale aperto in cui chiarire le azioni che l’amministrazione intende mettere in campo per far fronte al diritto allo studio di quei bambini di genitori che intendono decidere in autonomia se e quali vaccini somministrare ai propri figli. Il sindaco deve assumersi le sue responsabilità”.