Venturina, bambino insultato perché ebreo da due ragazzine. "Dolore e preoccupazione"

Il caso del dodicenne: il padre ha sporto denuncia. Mazzeo: "Inconcepibile quanto accaduto al giovanissimo"

Rosa Maria Di Giorgi

Rosa Maria Di Giorgi

Venturina (Livorno), 25 gennaio 2022 - Insultato e aggredito perché ebreo. È quanto accaduto a un bambino di 12 anni insultato e colpito con calci e sputi da due ragazzine di 15 anni, domenica scorsa, a Venturina nel comune di Campiglia Marittima (Livorno).

Gesti che raccolgono una condanna trasversale di istituzioni e mondo politico: "La Toscana è terra dei diritti, è inconcepibile che nel 2022 possano accadere fatti come quello che arriva da Campiglia Marittima - dichiara il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo - a poche ore dalla giornata della memoria questo ci fa capire quanto sia prezioso e doveroso ricordare e trasmettere alle nuove generazioni la memoria di quei fatti".

Mazzeo si dice addolorato e preoccupato per il rigurgito di antisemitismo: "Purtroppo - aggiunge - un uso scorretto dei social sembra aver sdoganato un linguaggio fatto di violenza e razzismo, che non può essere tollerato".

Questi episodi, sottolinea ancora, "dimostrano quanto i progetti di educazione civica siano importanti e che a questi debbano essere associati programmi per aumentare la consapevolezza e il senso di responsabilità".

Mazzeo esprime solidarietà alla famiglia del bambino e promette: "Appena sarà possibile vorrei poterlo incontrare a palazzo Panciatichi per consegnargli il Pegaso, simbolo della nostra Toscana e del comitato di liberazione nazionale toscano".

Di episodio da non minimizzare parla anche l'eurodeputata della Lega Susanna Ceccardi, che ringrazia il padre del bambino per aver sporto denuncia: "La determinazione con cui ha deciso di coinvolgere le autorità locali, la comunità ebraica e le forze dell'ordine servano da esempio a tutti- spiega in una nota- l'impegno della politica, dell'informazione e della scuola sul contrasto all'antisemitismo deve essere costante ogni giorno"

"Una frase che non avremmo mai voluto sentire, a poche ore dalla Giornata della Memoria che ricorda lo sterminio di oltre 6 milioni di ebrei nei campi nazisti. Quella pronunciata a Venturina nei confronti di un ragazzo appena dodicenne, 'reo' di essere 'ebreo' preoccupa per due motivi". Lo dice Rosa Maria Di Giorgi, deputata Pd, che continua: "Il primo è che accade nella Toscana, terra di accoglienza e di civiltà, dove, grazie all'impegno delle associazioni e delle istituzioni, la memoria viene curata e preservata con tantissime iniziative, in particolare a scuola, non solo nella giornata del 27".

"Aggredito perché ebreo. Quello che è successo a #Venturina fa male e allo stesso tempo ci ricorda che è importante operare quotidianamente contro l'intolleranza e il razzismo. Mai abbassare la guardia. Un abbraccio al bambino vittima di questo orribile gesto". Lo scrive su Facebook il Senatore IV, Ernesto Magorno.