Vertenza portuali Nuovo incontro

La protesta va avanti con il blocco degli straordinari. I problemi sul tavolo

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Dopo l’adesione dei lavoratori portuali di Livorno e provincia (con picchi del 95%) all’ultimo dei dieci giorni di sciopero proclamati da Filt-Cgi, Fit-Cisl e Uiltrasporti, resta l’attesa per l’incontro (l’ennesimo) fissato per questa settimana, quando si terrà nella sede dell’Autorità portuale un nuovo confronto tra le parti. Ma fino a questa scadenza, proseguirà lo stato di agitazione con il blocco degli straordinari deciso dopo l’ultimo tavolo fiume in Authority, terminato con una fumata nera. I sindacati hanno lasciato il tavolo della trattativa rifiutando l’offerta dei terminalisti di stabilizzare parte del personale precario "perché – la motivazione dei sindacati – non ci sono garanzie per la tenuta delle aziende che assumeranno i portuali precari, proprio quelle che hanno ceduto spazio agli armatori sulle banchine".

La piattaforma sindacale è chiara: lavoro stabile, aumento dei salari, salvaguardia di salute e sicurezza dei lavoratori.

Mentre il presidente dell’Autorità di sistema portuale Luciano Guerrieri prosegue con il suo staff nell’opera di mediazione con i rappresentanti del mondo delle imprese, per trovare soluzioni sulla riorganizzazione del lavoro portuale, la riduzione del precariato e il contenimento del lavoro straordinario, dal fronte sindacale Gianluca Vianello (Uiltrasporti) dichiara: "Noi siamo sempre disponibili al confronto, ma su certi punti non facciamo sconti ovvero sicurezza e salario che non renda necessario il ricorso allo straordinario in eccesso per avere a fine mese una una paga che non sia da fame".

Sulla reazione degli armatori che hanno dirottato alcune navi a Civitavecchia e Taranto durante lo sciopero fiume a Livorno, Piombino e Portoferraio, Vianello risponde: "Non ce l’abbiamo con gli armatori, a patto però che parte dei loro profitti (molto alti) ritornino sul territorio a beneficio dei lavoratori".

M.D.