"Vi racconto i presidenti americani"

Premiata in Comune Elisabetta Savigni Ullmann, livornese doc, interprete ufficiale alla Casa Bianca e docente

Premiata dal sindaco Luca Salvetti la traduttrice livornese della Casa Bianca

Premiata dal sindaco Luca Salvetti la traduttrice livornese della Casa Bianca

Livorno, 13 agosto 2022 - Il sindaco Luca Salvetti ha ricevuto ieri in sala cerimonie Elisabetta Savigni Ullmann, livornese doc, interprete ufficiale alla Casa Bianca e docente all’Università del Maryland. A lei ha consegnato una copia delle ’Leggi Livornine’ e una pergamena in segno di riconoscenza e stima, a nome della città, per il suo operato e le sue doti che danno lustro a Livorno.

Elisabetta Savigni Ullmannm, che in passato ha lavorato come interprete anche negli gli incontri con i Presidenti statunitensi Clinton, Bush e Obama, è diventata famosa per le sue espressioni, poi rivelatesi una bufala, durante l’incontro tra il penultimo Presidente a stelle e strisce Donald Trump e il Presidente della Republica Sergio Mattarella a Washington nell’ottobre 2019.

Alla cerimonia erano presenti i familiari: il marito, una delle figlie, la madre (Dina Meriggi compirà 102 anni il 28 ottobre) e la sorella, queste ultime due vivono in città.

La stessa Elisabetta Savigni Ullmann, (commossa e grata per i riconoscimenti ricevuti) esortata dai cronisti, ha raccontato i retroscena della falsa notizia della sua presunta smorfia mentre traduceva al Capo dello Stato Mattarella le parole dell’ex Presidente Trump. "Era in corso la pre-conferenza stampa alla Casa Bianca tra Mattarella e Trump. Di solito dura pochi minuti, ma in quella occasione si è prolungata per 50 minuti. Ribadisco che non ho fatto smorfie. La mia era un’epressione contratta del volto perché ero molto tesa. Questo perché non era facile star dietro al Presidente Trump. Dovevamo prendere appunti rapidamente e tradurre. Invece Trump parlava velocemente e si ripeteva senza fermarsi. È comprensibile che una traduzione errata in un frangente del genere può avere conseguenze".

"Mai e poi mai ho fatto espressioni strane. – ha ribadito – Fosse stato così, non avrei più potuto lavorare come interprete in nessun paese e nessuna istituzione. L’Associazione interpreti mi ha appoggiata in quella circostanza, per me drammatica, e grazie ad un filmato girato alla Casa Bianca nella pre-conferenza stampa, che ha riprodotto integralmente tutto quello che era accaduto, sono stata discolpata ed è stata dimostrata l’assoluta correttezza del mio operato. Nonostante questo alcuni esponenti repubblicani filo-Trump mi hanno tolto il saluto e ho addirittira ricevuto minacce".

Ha aggiunto: "Allora come adesso e nei precenti incarichi per gli altri Presidenti Usa, ho dovuto e devo sottostare ad un vincolo di assoluta riservatezza sul mio lavoro". Ma qualcosa ce lo ha detto lo stesso. "Tra i President americani Obama all’inizio era sulle sue, poi siamo entrati in grande sintonia fino al punto che chiedeva il mio parere. George Bush era molto gentile e affettuoso. Clinton brillante e con una prodigiosa memoria. Con Biden alla Casa Bianca dormo sonni tranquilli perché so che c’è lui nella stanza dei bottoni".