"Via dell’Ambrogiana dimenticata da tutti"

La denuncia del residenti raccolta da Marcella Amadio: "Il Comune deve cercare una soluzione"

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Alcuni residenti della zona Fabbricotti e via Goito si sono rivolti a Marcella Amadio (dirigente di Fratelli d’Italia) per chiederle di intervenire per segnalare lo stato di incuria totale in cui versa via dell’Ambrogiana. "Si tratta di una via bloccata parzialmente al transito dei mezzi da più di 6 mesi nonostante sia fondamentale per collegare le zone di Fabbricotti e via Goito" denuncia la Amadio che si è recata sul posto. "Nell’incuria generale le piante a ridosso di via dell’Ambrogiana hanno invaso la strada pubblica e questo angolo di città è diventato una discarica abusiva". Tutto ciò perché "lo storico muro che delimitava la proprietà diel terreno privato attiguo via dell’Ambrogiana, è parzialmente crollato lo scorso gennaio e quello che era rimasto in piedi è probabilmente stato in parte demolito, non è ancora ben chiaro. - dichiara la Amadio - Come è stata risolta la situazione? Mettendo le transenne in via dell’Ambrogiana lungo quello che resta del muro crollato. La presenza delle transenne implica il restringimento della carreggiata molto trafficata. L’amministrazione comunale, attraverso l’ufficio di edilizia privata, dovrebbe trovare con urgenza un’intesa con la proprietá dell’area e del muro per ripristinare il muro e a tutela dell’ambiente, della sicurezza urbana e della mobilita". Il muro e l’area restrostante appartengono alla Cooperativa Clc (fallita) alla quale il Comune lo scorso marzo aveva intimato di intervenire per ripristinare il muro. Clc si era rivolta alla ditta Cft che aveva iniziato i lavori, che però non sono stati ultimati. Le macerie del muro sono ancora lì in via dell’Ambrogiana, al di là delle quali "di notte - lamentano i residenti - c’è chi sbanda rifiuti su rifiuti". L’area Clc è la stessa occupata dal Comitato Orti Urbani nel 2014 per impedire che qui sorgessero villette a schiera. Infatti nell’area, un tempo abbandonata e coperta di rifiuti, il movimento di occupazione ha ripulito il più possibile e ha creato un complesso di orti autogestiti dai cittadini.

Monica Dolciotti