Livorno, 3 febbraio 2023 - "Ho ucciso mio padre, ora mi ammazzo io". Così, fortemente alterato e scosso, un giovane di 23 anni di Livorno ha confessato l'omicidio del padre di 57 anni, colpito con due coltellate fatali mentre dormiva, e la sua intenzione di suicidarsi. Alle 3 circa della scorsa notte è giunta una chiamata alla centrale operativa dei carabinieri di Livorno con la quale un giovane fortemente preoccupato segnalava che un suo amico 23enne si voleva togliere la vita dopo aver ucciso il padre. All'indirizzo di residenza, un'abitazione in via Paganini, è intervenuta in pochi minuti una pattuglia dell'Arma, che però ha trovato la porta di casa chiusa. Vista l'assenza di risposte dall'interno dell'immobile, il militare della centrale si è adoperato per contattare telefonicamente il giovane nel tentativo di rintracciarlo ed evitare che potesse commettere ulteriori insani gesti. Riuscito nell'intento, lo ha intrattenuto al telefono e, sulla base di quanto è riuscito a far raccontare al giovane, i carabinieri sono riusciti a individuarlo in un parco non lontano dalla sua abitazione, con alcune ferite dalle quali perdeva molto sangue. E' stato accompagnato in ospedale. Contemporaneamente, con l'ausilio dei vigili del fuoco, i militari sono entrati nell'appartamento dove hanno trovato il corpo ormai esamine del padre del giovane, Fabrizio Banti, con due ferite da arma da taglio. A nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo. Il ragazzo, dopo le cure del caso, è stato dimesso dall'ospedale e portato nella caserma dell'Arma di Livorno dove è stato dichiarato in arresto per omicidio aggravato. Le motivazioni dell'omicidio sono in fase di accertamento. L'appartamento è stato sottoposto a sequestro e sono ancora in corso rilievi da parte dei carabinieri. Dell'arresto è stato informato il sostituto procuratore di turno della Procura di Livorno.