"Via via, scappiamo. Qui salta tutto in aria" Esplosione all’Eni, nessun ferito. Un miracolo

Livorno, tragedia sfiorata alla raffineria. Il forno è stato messo sotto sequestro. Scattati i sistemi di emergenza della protezione civile

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di Michela Berti

"Via via, qui esplode tutto". Scappavano ovunque gli operai che ieri alle 14 erano di turno alla raffineria Eni di Stagno. Un boato fortissimo, poi l’incendio e una colonna di fumo si è alzata dal forno hot oil in marcia per dare vapore ai servizi. L’impianto, messo ora sotto sequestro dalla Procura, è alimentato a metano fuoriuscito dalle condutture al momento dell’incidente. I pompieri dell’Eni hanno subito bloccato la perdita di metano ma l’esplosione ha fatto volare pesanti lamiere infuocate, lanciate a decine di metri di distanza: "Pensavamo che fosse caduta una gru poi però abbiamo visto le fiamme e il fumo e abbiamo capito che era successo qualcosa di grave" dicono i lavoratori. Ma tutto il personale in servizio è sano e salvo, nemmeno un graffio.

Gli operai si sono subito radunati nei luoghi stabiliti dal piano di emergenza interno alla raffineria dove è scattato subito l’appello. E mentre tutti rispondevano "presente" tirando un sospiro di sollievo, la squadra di primo intervento della raffineria dove ci sono cinque camion predisposti per domare gli incendi, hanno ’aggredito’ con fontane di acqua le colonna di fuoco e fumo domando l’incendio in mezz’ora. Dopo poco sono arrivate le squadre esterne dei vigili del fuoco che hanno domato il rogo e messo in sicurezza l’area in meno di mezz’ora.

Tra i primi ad arrivare sul posto Luca Salvetti sindaco di Livorno e Adelio Antolini primo cittadini di Collesalvetti. "Sono stati attivati subito i piani di protezione civile di Livorno e Collesalvetti – hanno detto i sindaci – ma l’incendio per fortuna è stato domato subito. Abbiamo inviato un alert per raccomandare di tenere chiuse le finestre. La colonna di fumo è andata in alto e si è dispersa velocemente". Poi, intorno alle 16: "Sentiti Arpat e i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile, il Comune di Livorno informa che la situazione è tornata alla normalità". Intorno alle 16 è arrivato anche il comunicato stampa ufficiale di Eni: "Nessuna persona è rimasta ferita nell’incendio che oggi pomeriggio si è sviluppato nella raffineria di Livorno e che è stato domato in meno di un’ora. Le fiamme hanno interessato l’area degli impianti lubrificanti, parte dei quali erano fermi per manutenzione ordinaria. Sono immediatamente intervenute le squadre interne alla raffineria, tempestivamente supportate dal corpo dei Vigili del Fuoco provinciale. L’intervento tempestivo ed efficace di tutte le misure di sicurezza ha consentito il contenimento dell’evento e l’incolumità delle persone. Le cause dell’incendio sono in corso di accertamento. Eni ha immediatamente informato gli enti del territorio e fornirà ulteriori aggiornamenti non appena disponibili". Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani: "Seguiamo con attenzione l’evolversi della situazione. Abbiamo appreso che l’incendio è stato spento. Comunque il monitoraggio della sala operativa della Protezione civile regionale resta costante e le nostre strutture rimangono in contatto con tutti gli organismi e le autorità competenti".

"Un evento ovviamente molto grave – scrivono le segreterie provinciali Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil – saranno pertanto necessari approfondimenti ed accurate indagini per capire le ragioni delle esplosioni. Saranno inoltre necessari importanti investimenti in quegli impianti anche alla luce delle recenti intenzioni di puntare su quel tipo di business per i prossimi anni. Importante infine sottolineare la grande professionalità dei lavoratori del sito e delle squadre di emergenze interne che grazie a ore di formazione in aula e di prove sul campo hanno prontamente reagito all’evento circoscrivendo e mettendo in sicurezza gli impianti vicini, spegnendo l’incendio in tempi brevi ed evitando altre conseguenze: una garanzia per coloro che tutti i giorni entrano in raffineria e per coloro che vivono nelle aree limitrofe".

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