"Viaggio di ritorno con 15 profughi, abbiamo cercato di essere utili"

Sono arrivati ieri i volontari che hanno fatto il viaggio in Polonia per portare aiuti alle popolazioni colpite dalla guerra

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Il bus della solidarietà per il popolo ucraino, organizzato da Autolinee Toscane e messo a disposizione dalla compagnia Luberti Bus, è tornato a Livorno con 15 profughi ucraini del centro di prima accoglienza dell’Expo di Varsavia. Il totale dei profughi che hanno usufruito del viaggio è di 18, ma tre sono scesi a Bologna, dove hanno trovato personale che li ha subito accolti, mentre gli altri 15 hanno proseguito verso Livorno, dove sono stati presi in carico dal personale della Questura. Tra loro erano presenti minori accompagnati dalle madri, un uomo anziano con la figlia e due nipoti, due cittadini ucraini di origine uzbeka e altre due donne sole. Tra i passeggeri in particolare, una famiglia sarà presa in carico dall’Associazione Ucraina di Rosignano. Il viaggio della solidarietà che li ha portati in Italia è stato organizzato dal Circolo Cral di Livorno ed è stato sostenuto da tutti i circoli territoriali toscani in cui è presente la società Autolinee Toscane. Prima del viaggio i volontari avevano promosso una raccolta fondi, organizzata in accordo con l’associazione Ucraina Più – Milano APS, che opera sul posto. Hanno sostenuto questa iniziativa la farmacia Farneti e l’Ipercoop Riotorto di Unicoop Tirreno. La raccolta è stata indirizzata a portare generi di prima necessità, alimenti e medicine a Varsavia, e i volontari hanno raccolto circa 11.500 euro da donazioni di dipendenti e cittadini, ma a questa cifra l’azienda ha aggiunto ulteriori 11.500 euro.

"Quando c’è una guerra ti senti inutile – racconta Luca Vecce, consigliere del Cral di Livorno – così noi come compagnia logistica e di trasporti, abbiamo cercato di essere utili". È così che in mezza giornata è stata messa su la squadra, che è partita da Livorno lunedì 4 aprile verso le 18, arrivando in Polonia dopo 23 ore di viaggio. I volontari dopo aver portato i pacchi raccolti, hanno potuto visitare il centro di accoglienza di Varsavia, al cui interno c’erano circa 2.700 profughi, lo racconta Luca Vecce: "E’ una situazione di difficile gestione ma grazie ai 1mille volontari polacchi, l’organizzazione si è dimostrata efficiente. I dormitori e i bagni erano ben organizzati, al primo piano c’erano le ludoteche per i bambini con le maestre, e al piano terra pasti e bevande calde erano offerti senza sosta per chiunque ne avesse bisogno. È stato un viaggio lungo ma emozionante – continua Vecce – e nonostante la stanchezza, la nostra fatica è stata ripagata. Quando i bambini sono saliti a bordo hanno trovato sicurezza, così la nostra missione è stata compiuta, e ci ha aperto il cuore, non escludiamo di rifarlo".

Nel viaggio erano presenti il presidente del Cral di Livorno, Marco Vignale, il vicepresidente Cristian Ghelardi, i consiglieri Simone Lanfranca e Luca Vecce, l’avvocato Rocco Tammone, il medico radiologo dell’ospedale di Livorno Simone Lonzi e un rappresentante della Associazione Ucraina di Rosignano, Roman Kushchyk.

Simone Bacci