"Villamarina, basta con i giochetti"

Piombino, l’assessore alla sanità Carla Bezzini vuole l’apertura di un tavolo di confronto sull’ospedale

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"La situazione del pronto soccorso di Piombino e, più in generale, del nostro ospedale è critica". Così Carla Bezzini, assessore alla sanità del Comune di Piombino. "Dopo quasi due anni di emergenza sanitaria, l’Asl dovrebbe essere in grado di conciliare le necessità dettate dalla pandemia con i servizi essenziali che il nostro ospedale dovrebbe offrire ai cittadini – dice Bezzini – invece, per stessa ammissione dell’azienda sanitaria, la programmazione ordinaria è stata ridotta fino al 40% per far fronte al Covid nonostante a Piombino non sia neanche presente un reparto dedicato. Purtroppo, la carenza di personale medico e infermieristico è una condizione da tempo consolidata e molto preoccupante peggiorata anche dalla necessità di supportare la struttura elbana rendendo impossibile coprire adeguatamente i turni a Piombino. D’altronde è comprensibile che il personale preferisca altre strutture visto che gli investimenti previsti a Villamarina sono tuttora solamente sulla carta".

"È inoltre evidente – sostiene Bezzini – che la soluzione dell’ospedale unico di rete non ha fatto altro che impoverire l’offerta di Piombino. Le conseguenze di tutto ciò vanno inevitabilmente a scapito dei cittadini che, per poter fronteggiare anche una necessità minima, sono costretti a spostarsi o a ricorrere alle strutture private. La condizione in cui ci troviamo oggi è la diretta conseguenza di una riforma scellerata voluta dalla Regione Toscana e da una complicata gestione territoriale in una struttura che ha messo insieme due territori diversi e scollegati, senza una preventiva programmazione per adeguare personale e strutture. Politiche fallimentari e gestioni che navigano a vista hanno portato il nostro ospedale a impoverirsi sempre più. Abbiamo portato ancora una volta il problema ai tavoli della Società della salute Valli Etrusche"

"È necessario ripensare il modello di ospedale unico– sostiene l’assessore – pensare a una eventuale nuova configurazione, trovare soluzioni concrete e a lungo termine per garantire servizi e continuità assistenziale: una struttura sanitaria con un bacino d’utenza come quella di Piombino non può reggersi su straordinari di personale ormai sfiancato, su medici che saltuariamente arrivano a Piombino da tutta la Toscana e su professionisti in pensione richiamati al servizio per sopperire alle carenze. L’unica strada percorribile è quella di costringere l’Asl Toscana Nord Ovest e la Regione Toscana ad ascoltare i cittadini e a dare risposte concrete".

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