Vittima di regole intransigenti, è sempre tornato Costretto a girovagare per mesi in Puglia

Ma ogni tentativo di allontanarlo è naufragato di fronte alla sua tenacia

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Il fatto che Lampo viaggiasse sui treni da solo, senza guinzaglio o museruola, in mezzo ai turisti e lavoratori cominciò presto a preoccupare le “alte sfere” delle ferrovie: allora decisero che doveva sparire e perché avvenisse chiesero al conduttore di un treno che andava in Calabria di lasciare Lampo in una stazione lontana dalla nostra. L’uomo lo fece, ma il cane ferroviere riprese il treno e tornò a Venturina. Così riprovarono a sbarazzarsi di lui chiedendo al conduttore di un altro treno merci che andava in Puglia di lasciarlo questa volta in un campo lontano da qualsiasi stazione. Purtroppo riuscirono davvero a rendere la vita difficile alla povera bestia che rimase a girovagare per più di cinque mesi per le campagne pugliesi.

Ma, non si sa come, dopo questo lungo periodo il cane riapparve nella nostra stazione, malconcio, affamato e ferito, ma vivo! I “signori” che avevano voluto allontanarlo allora si arresero, colpiti anche dalla fama che il cane ormai aveva: tutti parlavano di lui e del suo coraggio, della sua abilità a prendere i treni giusti e del suo comportamento disinvolto ogni volta che saliva su un treno per fare i suoi viaggi a Piombino.