Il piano della Solvay: investimento di 15 milioni per ridurre gli scarichi in mare

L'obiettivo è la riduzione del 20% entro il 2030, del 40% entro il 2040

Lo stabilimento della Solvay di Rosignano

Lo stabilimento della Solvay di Rosignano

Rosignano Solvay (Livorno), 6 settembre 2022 – L'obiettivo è ridurre il quantitativo di residui di calcare scaricato in mare presso lo stabilimento della Solvay di Rosignano (Livorno). L'azienda, il cui stabilimento livornese produce carbonato di sodio e bicarbonato di sodio dal 1912, ha varato un piano da 15 milioni che, si legge in una nota, rientra nell'ambito degli sforzi di continua ottimizzazione dell'efficienza e della sostenibilità delle proprie attività industriali e in linea con il rinnovo dell'autorizzazione Ippc (Integrated pollution prevention and control, ovvero la minimizzazione dell'inquinamento da diverse fonti industriali in tutta l'Unione europea) del gennaio 2022.

L'investimento è su nuove soluzioni tecniche e di processo. Il piano includerà miglioramenti finalizzati alle diverse fasi del processo produttivo e a un'ottimizzazione della granulometria e della qualità del calcare. L'obiettivo di Solvay, entro il 2030, è quello di ridurre del 20% il volume massimo di scarichi attualmente definiti dall'autorizzazione. Con frequenza semestrale, Solvay fornirà alle autorità competenti un aggiornamento sui progressi del piano.

Entro il 2040, l'ambizione di Solvay è quella di ridurre gli scarichi di calcare del 40%. "Siamo impegnati nel migliorare costantemente la sostenibilità dei nostri processi - ha dichiarato Philippe Kehren, presidente della divisione Soda Ash & Derivatives di Solvay - e concentrati nel garantire che il nostro stabilimento di Rosignano continui a svolgere un ruolo importante nella fornitura di materiali essenziali per la società. La nostra determinazione a continuare ad alzare l'asticella e la volontà di fare ulteriori investimenti, dimostrano ulteriormente il nostro impegno a migliorare le nostre attività industriali".

Niccolò Gramigni