Investimenti finanziari in sicurezza: ecco il manuale di autodifesa del consumatore

L'Aduc propone un decalogo molto accurato che vi proponiamo. Clicca per leggere la guida

Investimenti

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Livorno, 7 gennaio 2023 - Gli investimenti finanziari sono sempre più diffusi. Gli italiani - nonostante bollette alle stelle, crisi finanziaria e inflazione a due zeri - hanno una notevole propensione al risparmio e, non essendo più la finanza solo qualcosa per gli addetti ai lavori, è diffusa l'idea di non tenere i soldi a regalare commissioni alla banca o “sotto il materasso” per “vedere l’effetto che fa”. Ma truffe e vicende giudiziarie in materia sono all’ordine del giorno.

Ecco un manuale di autodifesa dell’investitore 2023 a cura dell'Associazione Diritti e Utenti Consumatori.

1) Chiarirsi le idee su cosa si vuole dai propri soldi: - protezione dall'inflazione per il capitale che si prevede di utilizzare nei prossimi 3-5 anni; - investimento solo per i soldi che sicuramente non servono nei prossimi 3-5 anni.

2) Dichiarare per iscritto all'intermediario finanziario la propria propensione al rischio, abitudini e obiettivi d'investimento. Non barrare mai la casella con la quale si dichiara di non voler fornire queste informazioni, anzi e' bene integrarle indicando espressamente le tipologie d'investimento che si desidera escludere.

3) Prendere sempre tempo. Non sottoscrivere mai investimenti subito dopo che il venditore (in banca o il promotore finanziario) ha terminato la descrizione. Diffidare sempre dagli investimenti che devono essere compiuti entro una certa data. Richiedere sempre copia di tutta la documentazione (prospetti informativi) e leggerla con calma da soli. Firmare solo dopo aver compreso ogni aspetto della documentazione letta. Se il venditore non vuole fornire questa documentazione escludere a prescindere l'investimento.

4) Investire solo in strumenti finanziari che si sono pienamente compresi leggendo la documentazione. Non fidarsi mai delle cose dette a voce dal venditore, se la documentazione fornita non aiuta a comprendere pienamente l'investimento e' meglio non investire. Se siamo abbastanza sicuri, ma si tratta di tipologie d'investimento nuove, investire solo piccole parti del proprio patrimonio finanziario (1 o 2% al massimo), si può sempre integrare successivamente.

5) Non investire in singoli titoli azionari, né in obbligazioni che non siano emesse da Governi affidabili. Si corrono solo dei rischi aggiuntivi che non sono ripagati da adeguati rendimenti medi attesi.

6) Non investire in strumenti non quotati. Questa semplice regola preserva da moltissimi problemi. La quotazione in un mercato finanziario regolamentato non solo offre la liquidabilita' dell'investimento, ma preserva anche da tanti strumenti finanziari inutilmente costosi e talvolta poco trasparenti (come i fondi comuni d'investimento non quotati, le gestioni patrimoniali in quote di fondi, le unit-linked, le varie obbligazioni strutturate e tutte le diavolerie dell'ingegneria finanziaria che gli intermediari inventano per far pagare commissioni ai propri clienti).

7) Cosa utilizzare per la protezione del capitale: titoli di stato a breve termine o indicizzati, buoni postali fruttiferi, conti di deposito ad alta remunerazione (senza costi) e fondi monetari senza commissioni di gestione (o con commissioni di gestione inferiori allo 0,3%). Non utilizzare prodotti finanziari generalmente definiti "a capitale garantito".

8) Cosa utilizzare per gli investimenti: titoli di stato per la parte obbligazionaria, fondi comuni indicizzati o (meglio) ETF per la componente azionaria. Le proporzioni dipendono dal proprio profilo d'investitore, meno esperienza si ha e meno componente azionaria si deve inserire in portafoglio.

9) Per accantonare risparmi. Non utilizzare polizze vita (sono inutilmente costose). I PAC sono una buona soluzione a patto che prevedano basse commissioni di ingresso (se non nulle) e di gestione, ma e' preferibile comunque diminuire la frequenza dell'investimento (trimestrale, invece che mensile) ed investire direttamente in titoli (obbligazioni o ETF). L'investimento rateizzato (specialmente per la componente azionaria) e' un'ottima forma di investimento.

10) Se si avverte la necessità di una consulenza. Non pensare di ricevere consulenza dai funzionari bancari o dai promotori finanziari, la loro funzione principale e' quella di vendere prodotti finanziari. Sono in conflitto d'interesse e possono, al massimo, fornire consulenza strumentale alla vendita dei prodotti. Esiste il consulente finanziario indipendente. Se si dispone di un capitale finanziario ingente e non si vuole fare da soli, meglio affidarsi ad un professionista pagato direttamente dall'investitore che a soggetti in palese conflitto d'interesse.

Per chi volesse approfondire, si consiglia la lettura di “10 errori comuni negli investimenti finanziari” CLICCA QUI  Aduc ha un suo canale web dedicato agli investimenti finanziari, con informazioni e possibilità di consulenza: CLICCA QUI